Pensione anticipata per donne con figli: le opzioni

Autore:
Antonella Palumbo
  • Giornalista

Pensione anticipata per donne con figli: le opzioni

Scopri come i figli influenzano l’accesso alla pensione anticipata, con benefici e riduzioni d’età per le lavoratrici italiane.

PENSIONE
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Quando si tratta di ritirarsi dal mondo del lavoro prima del tempo, le donne possono trovare vie più agevolate di quanto si pensi, soprattutto se hanno figli. Nonostante il sistema previdenziale italiano venga spesso percepito come sfavorevole, esso offre in realtà delle opzioni significative per le lavoratrici.

Il percorso lavorativo delle donne è spesso segnato da interruzioni per occuparsi della famiglia, il che può complicare il raggiungimento di carriere ininterrotte e stabili. Tuttavia, i figli rappresentano un vantaggio rilevante per una pensione anticipata. Grazie a queste peculiarità, si aprono almeno tre canali di pensionamento anticipato per le donne tra i 59 e i 66 anni di età.

Percorsi Diversi per il Pensionamento Anticipato delle Donne

Potrebbe sembrare sorprendente, ma la pensione anticipata si rende effettivamente più avvicinabile per le donne rispetto a quanto spesso si crede. Anche in assenza dei requisiti contributivi tradizionali, alcune normative consentono alle lavoratrici di abbandonare il lavoro in anticipo, facilitando quelle con carriere meno lineari.

Il fattore chiave? Avere figli. Più figli si hanno, meglio si può godere di questi benefici.

La prima strada è quella offerta dall’Opzione Donna, una speciale misura di pensionamento anticipato applicata con il metodo contributivo, leggermente meno generoso rispetto al metodo retributivo. Tuttavia, l’Opzione Donna permette di andare in pensione anche a partire dai 59 anni, che è un notevole vantaggio.

Opzione Donna e Altre Soluzioni di Pensionamento

Guardando al 2025, l’Opzione Donna consente alle lavoratrici di andare in pensione con almeno 59 anni e 35 anni di contributi versati entro dicembre 2024. Questo beneficio è specifico per alcune categorie come lavoratrici di aziende in crisi con tavoli ministeriali avviati, licenziate da tali aziende, caregiver e invalide.

Per le caregiver e le invalide, l’età per il pensionamento varia in base al numero di figli:

  • Con almeno due figli, si può andare in pensione a 59 anni.
  • Con un figlio solo, il limite sale a 60 anni.
  • Senza figli, si arriva a 61 anni.

Le caregiver devono convivere da almeno sei mesi con il familiare assistito, mentre le invalide devono avere una invalidità riconosciuta pari almeno al 74%.

Anticipo Pensionistico Basato su Figli e Anni di Contributi

Raggiungere 35 anni di contributi può risultare impegnativo per molte donne. Eppure, una forma di pensione anticipata è possibile anche con soli 20 anni di versamenti, grazie a riduzioni di età riservate alle madri.

In presenza di figli, l’età per la pensione di vecchiaia, fissata a 67 anni o a 64 per l’anticipata contributiva, si riduce di:

  • 4 mesi per ogni figlio avuto,
  • fino a un massimo di 16 mesi per chi ha avuto almeno quattro figli.

Ciò è riservato a chi ha iniziato a contribuire obbligatoriamente dopo il 31 dicembre 1995.

Se queste detrazioni vengono applicate, una madre può beneficiare di una riduzione significativa dell’età pensionabile:

  • Con un figlio, si può anticipare a 66 anni e 8 mesi.
  • Con due figli, l’età scende a 66 anni e 4 mesi.
  • Con tre figli, si può andare in pensione a 66 anni.
  • Con quattro o più figli, l’età si riduce ulteriormente a 65 anni e 8 mesi.

Lo stesso principio vale per le pensioni anticipate contributive, abbassando progressivamente l’età da 64 anni a un minimo di 62 anni e 8 mesi, in base al numero di figli. Inoltre, chi non sfrutta subito queste agevolazioni può recuperare i tempi perduti e ottenere gli arretrati presentando la domanda di pensione.

Calcolo della Pensione e Ulteriori Benefici

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Per le pensioni anticipate contributive, l’importo deve essere almeno tre volte l’assegno sociale, ma questo requisito è meno stringente per le madri:

  • Con un figlio, l’importo minimo richiesto è 2,8 volte l’assegno sociale;
  • Con due o più figli, basta arrivare a 2,6 volte il valore dell’assegno sociale.

Per le pensioni di vecchiaia, l’importo minimo resta pari all’assegno sociale, indipendentemente dal numero di figli.

Le madri godono inoltre di un vantaggio nel calcolo della pensione tramite il coefficiente di trasformazione, più favorevole con l’età. Per chi ha almeno tre figli, il coefficiente migliora di due anni; per uno o due figli, c’è un guadagno di un anno. In sintesi, a parità di contributi, le madri ottengono una pensione più consistente.