LinkedIn: L’Intelligenza Artificiale Spinge i Lavoratori Verso l’Imprenditoria

Autore:
Antonella Palumbo
  • Giornalista

LinkedIn: L’Intelligenza Artificiale Spinge i Lavoratori Verso l’Imprenditoria

La crescente adozione della tecnologia apre nuove strade

Nel mondo del lavoro, il vento del cambiamento è forte e palpabile. LinkedIn ci regala una panoramica sorprendente: l’intelligenza artificiale sta ridefinendo il panorama professionale, spingendo molti lavoratori a trasformarsi in imprenditori. La piattaforma sociale sta osservando una trasformazione nei profili dei suoi utenti, un segnale di come le ambizioni lavorative stiano evolvendo in modi fino a poco tempo fa inaspettati.

L’aumento del numero di “founder”

C’è un fenomeno globale che non si può ignorare: l’aumento considerevole di persone che vantano il titolo di “founder”. Secondo quanto riportato dal Work Change Report di LinkedIn, dal luglio 2024 a luglio 2025, il numero di individui che si sono identificati come fondatori è aumentato del 60%. Un dato che dimostra una crescente inclinazione verso l’imprenditoria. Ma non finisce qui: un professionista su cinque esprime il desiderio di lanciarsi in una nuova avventura imprenditoriale. In Italia, ben il 39% dei dipendenti delle piccole e medie imprese (PMI) sta considerando percorsi imprenditoriali, prima ignorati, grazie all’intelligenza artificiale. È un trend che certifica come le nuove tecnologie stiano espandendo orizzonti e opportunità lavorative.

L’adozione dell’Ai nelle Piccole e Medie Imprese

L’intelligenza artificiale sta già lasciando il segno nel tessuto delle piccole e medie imprese, a tal punto che l’85% di queste realtà in tutto il mondo la utilizza in qualche forma. In Italia, il 56% dei lavoratori in queste imprese vede nell’Ai un potenziale miglioramento della propria vita lavorativa quotidiana. Ma come si sta concretizzando questo cambiamento? Da noi, il 22% dei dipendenti ha già iniziato a sfruttare l’intelligenza artificiale per attività avanzate in autonomia, mentre il 31% l’utilizza per le operazioni lavorative di tutti i giorni, come scrivere email o fare ricerche. Questo non è solo un indizio del cambiamento in atto, ma una vera e propria rivoluzione che influenza profondamente il modo in cui lavoriamo.

Potenziale e Opportunità

Si tratta davvero di un nuovo scenario favorevole per le piccole imprese? Assolutamente sì. L’intelligenza artificiale rappresenta un alleato formidabile per automatizzare le attività ripetitive, supportare strategie di marketing con contenuti mirati e potenziare decisioni basate sui dati, prerogative un tempo riservate alle grandi aziende. Non sorprende che il 70% dei marketer delle PMI italiane sia convinto dell’aiuto che l’Ai può dare nel competere con grandi marchi, soprattutto in mercati solitamente inaccessibili. Il commento di Marcello Albergoni, Country Manager di LinkedIn Italia, riassume la situazione: “L’Ai oggi espande tanto il potenziale delle persone quanto le possibilità di successo delle piccole e medie imprese”.

L’Integrazione Umana: Una Necessità Essenziale

A dover essere sottolineato è l’importanza del fattore umano nel bilanciare questa progressiva intelligenza artificiale. Il 77% dei marketer nelle piccole imprese italiane sostiene l’importanza di guidare con voci umane reali. Le relazioni interpersonali, infatti, assumono un ruolo cruciale nel creare quel legame indispensabile per crescere e prosperare. Si rendono necessarie competenze e una guida sicura per navigare tra le opportunità e gli inciampi dell’automazione. Per molti dipendenti, la sfida è acquisire non solo una padronanza della tecnologia, ma anche nuove competenze fondamentali per la crescita professionale. Chiaramente, l’unione di intelligenza artificiale e umana potrà generare quel mix esplosivo capace di rivoluzionare il mondo del lavoro come lo conosciamo oggi.

Fonte: www.ilsole24ore.com