Il lancio dell’incubatore genovese di Inhuse
Un nuovo polo di innovazione prende forma nel cuore di Genova.
Inhuse, l’innovativo hub nato nel sud Italia, ha recentemente annunciato l’apertura di un nuovo incubatore a Genova. Quest’iniziativa mira a sostenere la crescita di giovani imprese nel Mediterraneo, espandendosi oltre i confini tradizionali e integrando start up innovative.
Dal suo inizio nel 2020, Inhuse ha svolto un ruolo cruciale nel potenziamento delle start up emergenti, partendo da Caserta sotto la guida dell’imprenditrice Anna Galdieri. La sua filosofia punta a costruire un ecosistema di innovazione dinamico attraverso una rete già consolidata in Italia con 12 sedi operative e sviluppi internazionali. Dopo essersi affermata nel Sud e nel Nord Italia, con poli a Genova e Pavia, l’organizzazione si posiziona ora come un referente chiave nel panorama dell’innovazione.
Un hub all’avanguardia nasce a Genova
L’incubatore di Genova, consolidatosi nel tempo, ha recentemente ufficializzato i suoi servizi durante un evento pubblico. Questo nuovo polo non solo mantiene la sua sede legale in Campania, ma è stato anche inserito tra i primi cinque hub certificati in Italia dal Financial Times. L’iniziativa mira a facilitare lo sviluppo rapido di nuove imprese, offrendo servizi che spaziano dalla logistica alla consulenza, fino all’accesso a risorse finanziarie.
In collaborazione con Workspace Italia, specializzata nella gestione di coworking, l’hub genovese si prepara a diventare un fulcro per le start up locali. Gli obiettivi ambiziosi includono l’incubazione di 20 nuove start up entro il 2026, sostenute da una raccolta di fondi pari a 2 milioni di euro. Già alcune realtà hanno iniziato a beneficiare del supporto, attirando investimenti internazionali, come nel caso di Firmodoc, una promettente startup operante nel settore dell’intelligenza artificiale.
Espansione geografica e progetti futuri
Oltre alla crescita locale, Inhuse si prepara a estendere il proprio impatto a livello internazionale. Il direttore generale, Pasquale Brancaccio, ha svelato i piani per l’apertura di uffici in Egitto e, successivamente, in Medio Oriente, con sedi a Riad e Dubai in arrivo. Queste nuove strutture non saranno mere filiali, ma opereranno come entità autonome, consentendo una partecipazione attiva di Inhuse del 51%.
La volontà di crescere a livello internazionale è evidente e il nuovo hub genovese gioca un ruolo cruciale in questo contesto, puntando a diventare protagonista in eventi globali, tra cui l’International pitch night a Lisbona, dove le start up italiane avranno l’opportunità di brillare grazie al supporto dell’Ice. Con un simile impegno verso l’innovazione, Inhuse si posiziona non solo come catalizzatore locale di sviluppo, ma come un attore chiave nel panorama innovativo europeo e oltre.
Genova: una comunità fiorente di tecnologia
Genova, grazie all’arrivo di Inhuse, si conferma come un centro innovativo in continua evoluzione. L’incubatore cerca di rafforzare i legami fra il mondo imprenditoriale e l’ambiente locale, promuovendo iniziative che connettono start up e investitori, arricchendosi di una vibrante comunità tecnologica.
Come ha dichiarato Stefano Repetto, direttore del nuovo centro e veterano del settore, la visione è chiara: costruire una società partecipata che includa vari attori del territorio, promovendo non solo gli investimenti ma anche una cultura di collaborazione e crescita condivisa. La città è così destinata a diventare un punto focale per nuove idee, garantendo al contempo opportunità di crescita per le future generazioni di innovatori.
Con un calendario ricco di eventi e opportunità, il futuro di Genova nel panorama dell’innovazione appare più luminoso che mai, grazie alla spinta e alla visione lungimirante di Inhuse.
Fonte: www.ilsole24ore.com

