L’Ascesa del Biologico in Italia: Un Addio ai Pesticidi

Autore:
Antonella Palumbo
  • Giornalista

L’Ascesa del Biologico in Italia: Un Addio ai Pesticidi

Dal 2015 ad oggi, il settore agricolo italiano ha assistito a una significativa trasformazione: le vendite di pesticidi tradizionali sono in netto calo, mentre cresce a dismisura l’adozione di soluzioni più sostenibili e biologiche. I recenti dati dell’Osservatorio Agrofarma rivelano una contrazione del 18% nell’uso di prodotti fitosanitari tradizionali tra il 2021 e il 2023 rispetto al triennio 2012-2014. Un cambiamento che segna l’inizio di un’era votata alla sostenibilità nella campagna italiana.

Una Risposta alla Sostenibilità Agricola

La tendenza a ridurre drasticalmente l’uso di pesticidi è giustificata da una crescente attenzione verso la salute e l’ambiente. Dall’ultimo rapporto pubblicato a Bari, risulta chiaro come il calo più marcato si registri tra i fungicidi e gli erbicidi. Inoltre, al contempo, il ricorso a principi attivi di origine biologica ha visto un incremento strepitoso del 133%. Questa virata verso il biologico pone l’Italia in una posizione di prestigio nella sicurezza alimentare europea, segnalando la presenza di tracce di agrofarmaci in meno dell’1% dei prodotti alimentari, un dato notevolmente basso rispetto agli standard comunitari.

“I pionieri del cambiamento sono gli agricoltori stessi,” afferma Paolo Tassani, presidente di Agrofarma-Federchimica. Infatti, gli operatori del settore mostrano un’accresciuta consapevolezza e adottano buone pratiche di difesa colturale per garantire maggiore sostenibilità. Questa transizione è sostenuta anche dall’innovazione nel settore, con oltre il 50% delle sostanze attive impiegate in Europa oggi, introdotte negli ultimi dieci anni.

Il Panorama Italiano tra Innovazione e Diversificazione

Con uno sguardo dettagliato alle recenti autorizzazioni, tra gennaio 2024 e ottobre 2025, l’Italia ha approvato 38 nuovi pesticidi compatibili con l’agricoltura biologica. Questo dato riflette un avanzamento rispetto agli anni precedenti, confermando la direzione intrapresa verso metodi agricoli più naturali e meno invasivi. Parallelamente, si assiste a una positiva riduzione delle emissioni agricole che, ad eccezione dell’ammoniaca, testimoniano un percorso virtuoso intrapreso ormai da decenni.

La diversificazione colturale rappresenta un altro aspetto in cui l’Italia eccelle, posizionandosi al secondo posto in Europa per varietà di colture. Le coltivazioni di zucchine, lenticchie, melograni e patate primaticce sono in crescita, segnalando un nuovo capitolo di espansione delle colture minori. Questo impegno verso l’agricoltura verde sottolinea le capacità italiane di mantenere una leadership nel sostenere una biodiversità che rappresenta un elemento chiave per la sostenibilità del territorio.

Oltre i Confini del Tradizionale

Infine, questo panorama di innovazione agricola non si limita al territorio italiano, poiché le pratiche adottate servono come esempio anche a livello europeo. La visione lungimirante che caratterizza il settore agroalimentare nazionale risulta il frutto di anni di ricerca ed evoluzione normata da direttive precise e standard comunitari ben definiti.

In un mondo che si muove verso il rispetto ambientale e la salute dei consumatori, l’Italia sembra muoversi in anticipo, mettendo in pratica strategie agricole che potrebbero diventare modelli globali. L’attenzione dedicata alla riduzione degli agrofarmaci e l’incremento dell’uso di prodotti biologici riflettono una trasformazione profonda e auspicata nella società moderna: un futuro alimentare più verde e più sano.

Fonte: www.ilsole24ore.com