Glossario di organizzazione aziendale- K

Autore:
Antonella Palumbo
  • Giornalista

Glossario di organizzazione aziendale- K

Tutti i termini del glossario glossario di organizzazione aziendale che iniziano con la lettera K dell’alfabeto.

Scuola,
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KIBS – Knowledge Intensive Business Services

I KIBS (Knowledge Intensive Business Services) rappresentano l’insieme di servizi ad alto contenuto di conoscenza che supportano le imprese nei loro processi decisionali, organizzativi e innovativi. Questi servizi si fondano su competenze professionali avanzate e sulla capacità di generare, trasferire e applicare conoscenza specialistica a contesti aziendali complessi.

Ne fanno parte attività come:

  • la consulenza di direzione e management,
  • i servizi legali e fiscali,
  • la consulenza informatica e tecnologica,
  • il supporto nella gestione dell’innovazione e nei processi di trasformazione digitale.

I KIBS svolgono un ruolo chiave nei moderni sistemi economici, contribuendo allo sviluppo delle competenze organizzative, al miglioramento della performance e alla competitività delle imprese clienti. In un contesto in cui la conoscenza è una risorsa strategica, questi servizi diventano abilitatori fondamentali di valore e cambiamento.

KPI – Key Performance Indicators

I KPI (Key Performance Indicators) sono strumenti fondamentali per misurare, monitorare e valutare le prestazioni aziendali nei punti nevralgici dell’organizzazione. Servono a trasformare la visione strategica in obiettivi misurabili, consentendo una gestione orientata ai risultati.

Tra i principali KPI possiamo citare:

  • il ROS (Return on Sales) e il ROI (Return on Investment),
  • il tasso di produttività del lavoro,
  • il livello di qualità del prodotto (tasso di difettosità),
  • la capacità di risposta a criticità o emergenze,
  • la fidelizzazione dei clienti strategici,
  • il tasso di innovazione,
  • l’efficienza dei processi interni.

I KPI non sono semplici numeri: rappresentano una lettura approfondita delle dinamiche aziendali, e guidano le decisioni manageriali attraverso dati oggettivi. Tuttavia, devono essere scelti con cura e aggiornati in funzione dei cambiamenti organizzativi e di mercato.

Knowledge Extended Company

La Knowledge Extended Company è un modello organizzativo che si basa sulla valorizzazione, condivisione e moltiplicazione della conoscenza, sia all’interno dell’azienda sia nella rete più ampia in cui essa opera, come i distretti industriali, i consorzi o le filiere produttive.

In questa visione, l’impresa non è più un’entità chiusa, ma un sistema aperto e dinamico in grado di:

  • integrare saperi diffusi, provenienti da dipendenti, partner, fornitori, clienti e collaboratori esterni,
  • gestire in modo strategico le competenze per affrontare le sfide della complessità, dell’innovazione continua e della competitività globale,
  • collaborare attivamente all’interno di reti di conoscenza, anche grazie all’uso estensivo delle tecnologie digitali.

Le ICT, il cloud computing, le piattaforme collaborative e il web rappresentano strumenti essenziali in questo contesto, ma da soli non bastano: occorrono persone motivate, formate e orientate alla condivisione per rendere effettiva e produttiva questa estensione della conoscenza.

Know-How

Il termine know-how indica il sapere pratico e tecnico, ossia la conoscenza operativa necessaria per svolgere con competenza una determinata attività o processo. Non si tratta solo di conoscenze teoriche, ma soprattutto della capacità di applicare tali conoscenze in modo efficace nel contesto lavorativo.

Il know-how può riguardare:

  • tecnologie produttive,
  • procedure gestionali,
  • metodi artigianali tramandati nel tempo,
  • esperienze operative e soluzioni consolidate,
  • abilità individuali e di gruppo all’interno dell’organizzazione.

In ambito aziendale, il know-how è spesso considerato un asset intangibile strategico, in quanto non facilmente replicabile o trasferibile. Proteggerlo, valorizzarlo e trasmetterlo è fondamentale per garantire continuità, qualità e innovazione nei processi produttivi e gestionali.

Knowledge Management

Il Knowledge Management (KM) è l’insieme di pratiche, strumenti e processi finalizzati a identificare, raccogliere, organizzare, condividere e valorizzare le conoscenze presenti in un’organizzazione. L’obiettivo è trasformare la conoscenza, implicita o esplicita, in valore concreto per l’azienda, promuovendo comportamenti e decisioni più informate ed efficaci.

Spesso erroneamente ridotto a un insieme di strumenti informatici (come banche dati o intranet), il KM è in realtà una cultura organizzativa diffusa che:

  • riconosce il valore del sapere individuale e collettivo,
  • promuove la collaborazione e la comunicazione tra i membri dell’organizzazione,
  • crea ambienti favorevoli all’apprendimento continuo,
  • sviluppa metodi per trasferire il know-how tra generazioni o ruoli diversi.

Le tecnologie digitali (ICT, cloud, piattaforme collaborative) sono un supporto importante, ma non sostituiscono le dinamiche umane e culturali che rendono davvero efficace una strategia di knowledge management.

Knowledge Workers

I Knowledge Workers, o lavoratori della conoscenza, sono coloro che producono, elaborano, gestiscono e applicano conoscenza nel contesto lavorativo, contribuendo direttamente alla generazione di valore intellettuale.

Questa categoria comprende:

  • i professionisti altamente specializzati (ingegneri, analisti, avvocati, medici, consulenti),
  • i manager,
  • i ricercatori,
  • gli sviluppatori,
  • ma anche collaboratori esterni e coworker che apportano saperi e competenze specifiche.

I knowledge workers si distinguono per la loro capacità di:

  • analizzare problemi complessi,
  • prendere decisioni basate su dati e competenze,
  • innovare processi, prodotti e modelli di business,
  • comunicare e condividere conoscenza in contesti multidisciplinari.

In un’economia sempre più fondata sull’informazione e sull’innovazione, la valorizzazione dei knowledge workers diventa una leva strategica di competitività e crescita sostenibile per le imprese e per il sistema produttivo nel suo complesso.