La domanda interna sostiene il settore robotico: uno sguardo al futuro

Autore:
Antonella Palumbo
  • Giornalista

La domanda interna sostiene il settore robotico: uno sguardo al futuro

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Photo by ConexSpot – Pixabay

Un recente cambio di rotta nel mercato delle macchine utensili ha segnato il 2025 con una riscossa inattesa, grazie a un aumento significativo della domanda interna. Questa crescita, dalla quale il settore ha tratto un decisivo sollievo, è un chiaro segnale di come incentivi ben orchestrati possano fare la differenza nel panorama industriale. Tuttavia, la strada verso una ripresa completa rimane colma di sfide e questioni irrisolte.

Il supporto cruciale della domanda nazionale

L’anno appena trascorso ha visto una sorprendente ripresa del settore delle macchine utensili in Italia, spinta principalmente da un incremento del 32% delle consegne interne. Secondo Riccardo Rosa, presidente dell’Ucimu, i ritardi nei tempi di attuazione del piano “Transizione 5.0” hanno pesato sulle performance del comparto. L’incentivazione efficace si è resa disponibile solo nei mesi finali del suo periodo operativo, scontrandosi con i mancati obiettivi di ripresa prefissati.

Nonostante ciò, tale spinta non è stata sufficiente a riportare la domanda ai livelli record del 2022, mancando ancora due miliardi di euro per colmare il divario. La speranza è che le nuove misure promosse dal governo siano più intuitive da utilizzare e presentino una burocrazia ridotta, in modo da favorire un’attuazione tempestiva e un impatto positivo sui settori manifatturieri italiani.

L’export in difficoltà: un quadro complesso

Mentre la domanda interna salva in parte le sorti del settore, l’export continua a mostrare segni di debolezza, con un calo del 13% in termini di esportazioni. Ciò è dovuto a una serie di fattori includenti l’incertezza sui dazi negli Stati Uniti e una diminuzione della domanda in Cina e Germania. Queste difficoltà sono state accentuate dalla necessità di gestire rapporti commerciali ormai consolidati con mercati più tradizionali, e dall’esplorazione di nuove opportunità nell’area Mercosur.

A peggiorare la situazione, il ritardo nella chiusura dell’Accordo UE-Mercosur rappresenta un ostacolo significativo. In un contesto globale in rapida evoluzione e caratterizzato da interdipendenze economiche, la riconfigurazione delle relazioni commerciali si dimostra cruciale per l’equilibrio futuro del settore delle macchine utensili.

Occhi puntati sul futuro: prospettive e sfide

La risposta unanime durante un evento recente dell’Ucimu riflette sentimenti di delusione e aspettativa. Nessuna mano si è alzata quando è stata posta la domanda sul livello di soddisfazione riguardo al piano 5.0, segnalando un chiaro distacco tra le proposte teoriche e la realtà praticata. Ora, l’attenzione è rivolta al 2026, con l’auspicio che i nuovi incentivi siano più proficui e meno burocratici, permettendo una programmazione aziendale più efficiente sia per i produttori che per i consumatori di tecnologie industriali.

Guardando avanti, l’Ucimu prevede modeste crescite nelle consegne interne per il prossimo biennio. Tuttavia, le speranze di una ripresa realmente significativa sono affidate alla capacità del governo di implementare misure pratiche di incentivazione che siano chiare e accessibili sin dai primi mesi dell’anno nuovo. Solo così sarà possibile assicurare un reale contributo al settore delle macchine utensili, stimolando la ripresa e la crescita che i produttori auspicano.