Stabilità nei consumi televisivi e crescita del ruolo dei social media nella fruizione dei contenuti
Un quadro inatteso emerge dal recente Annuario della televisione italiana del 2025: nonostante le ferventi previsioni di declino, il tradizionale schermo televisivo sembra mantenere il suo saldo posto nelle case degli italiani. Se da una parte l’inarrestabile crescita dello streaming ha subito una battuta d’arresto, dall’altra il consumo di contenuti audiovisivi attraverso i social network sembra promettere nuove dinamiche nel panorama mediatico.
La televisione, una presenza immutata Mentre la narrativa dominante prevede un imminente tramonto della televisione tradizionale, i dati raccontano una storia diversa. Nel periodo tra settembre 2024 e maggio 2025, il numero medio di spettatori giornalieri è rimasto pressoché invariato, con un leggero calo dell’1,2% rispetto all’anno precedente. Questo lieve decremento è ancor più ridimensionato dalla fusione crescente di audience lineare e digitale. Massimo Scaglioni, esperto di Economia dei media, sottolinea che questa convergenza sta trasformando i tradizionali broadcaster in “streamcaster”, navigando con disinvoltura nel mare del digitale. Anche durante il prime time, l’erosione di pubblico è trascurabile, e il tempo medio di visione non mostra segni di cedimento significativo, anche in un anno privo di grandi eventi sportivi.
Streaming: una crescita moderata Nonostante l’enfasi sui servizi digitali “first”, il consumo di contenuti in streaming avanza timidamente. Solamente il 18,8% delle visualizzazioni totali è attribuito ai servizi di streaming, con un incremento giornaliero di soli 45 minuti. Mentre il mercato delle televisioni riconosce l’espansione delle piattaforme digitali come Netflix e YouTube, resta evidente che gli utenti non abbandonano del tutto i mezzi tradizionali. L’accesso diffuso a dispositivi digitali, come smart TV e smartphone, coesiste con una connessione internet a banda larga ancora insufficiente per molti, evidenziando il paradosso di un’Italia tecnologicamente avanzata ma parzialmente connessa.
L’ascesa dei social media come nuovo canale di fruizione Oltre allo streaming, vi è un altro attore che sta rubando la scena: i social media. Quest’ultimi sono protagonisti di una crescita esponenziale nella visualizzazione di contenuti video, soprattutto quelli di origine televisiva. Dall’anno 2023 al 2025, le visualizzazioni di clip televisive sui social sono aumentate notevolmente, dominando le preferenze degli utenti e trasformando le piattaforme in veri e propri hub di intrattenimento. Nonostante le cifre modeste per stream e tempo dedicato al digitale, il fenomeno dei social media cresce a un ritmo più sostenuto. Paradossalmente, la maggior parte del tempo speso su queste piattaforme riguarda comunque contenuti integrali, confermando l’abitudine degli utenti a sfruttare i social per recuperare programmi completi piuttosto che guardare singoli spezzoni. Fabrizio Angelini di Sensemakers conferma la stabilità globale del consumo mediatico, rimarcando come le abitudini italiane non subiscano mutamenti drastici negli ultimi tre anni.
In fin dei conti, mentre lo streaming e i social media continuano la loro ascesa, la televisione tradizionale dimostra una resilienza inaspettata. Mentre il settore si adatta alle nuove tecnologie, i dati dell’Annuario 2025 confermano una continua evoluzione, dove il passato e il futuro convivono e si influenzano a vicenda.
Fonte: www.ilsole24ore.com

