Visite fiscali INPS 2025: reperibilità e regole per i lavoratori
Scopri tutto quello che devi sapere sugli orari di reperibilità e le norme riguardanti le visite fiscali dell’INPS per il 2025, destinate a lavoratori dipendenti sia del settore pubblico che privato.

Nel 2025, le disposizioni sulle visite fiscali sono state meticolosamente uniformate per garantire chiarezza e coerenza tra dipendenti pubblici e privati. Le normative stabiliscono fasce orarie comuni, eliminando le disparità precedentemente esistenti. Un cambiamento significativo, il cui obiettivo è facilitare la comprensione e la gestione delle assenze per malattia.
La Nuova Uniformità degli Orari di Controllo
Le nuove direttive per il 2025 prevedono orari di reperibilità identici sia per i lavoratori pubblici che per quelli privati, grazie alla sentenza del TAR del Lazio che ha dichiarato incostituzionale il decreto Madia-Poletti, confermando come fossero ingiuste le distinzioni tra le due categorie. Gli orari da rispettare sono due fasce precise: dalle 10:00 alle 12:00 al mattino e dalle 17:00 alle 19:00 nel pomeriggio, inclusi i fine settimana e i giorni festivi. Queste finestre temporali sono essenziali per consentire al personale medico di effettuare i controlli e assicurarsi che i certificati di malattia siano validi e accurati.
Quando un dipendente si trova in malattia, il medico di base invia un certificato telematico all’INPS. Questo documento non solo attesta l’impossibilità temporanea di lavorare, ma fornisce anche l’indirizzo presso il quale il lavoratore deve essere disponibile per eventuali verifiche. È quindi cruciale che le informazioni fornite al momento del certificato siano corrette, inclusi nome sul campanello e indirizzo, per facilitare il lavoro degli ispettori dell’INPS e per evitare sanzioni indesiderate.
Modifiche dell’indirizzo di reperibilità
Nel corso del periodo di malattia, se si rende necessario cambiare l’indirizzo di reperibilità, i lavoratori hanno la possibilità di aggiornare queste informazioni per continuare a rispettare le normative. I dipendenti del settore privato, a seconda che siano assicurati o meno presso l’INPS per la malattia, dovranno notificare rispettivamente l’INPS e il datore di lavoro, o solo quest’ultimo. In caso di trasferimento all’estero, ulteriori regolamentazioni prevedono una visita preventiva oppure l’attesa di autorizzazioni specifiche.
Per quanto riguarda i dipendenti pubblici, le procedure di notifica coinvolgono direttamente la propria amministrazione, che provvede poi a coordinarsi con l’INPS. Il servizio online “Sportello al cittadino per le VMC” disponibile sul portale dell’Istituto rappresenta un valido aiuto per comunicare agevolmente tali variazioni. Questa piattaforma, accessibile con credenziali SPID, CIE o CNS, permette di avere sempre aggiornati i dati indispensabili, annullando quelli precedenti nel caso di sovrapposizioni.
Esoneri e sanzioni per le assenze

Vi sono situazioni specifiche in cui i lavoratori possono essere esonerati dal rispettare le fasce orarie di reperibilità. Tra queste, rientrano casi di forza maggiore, gravi motivi personali o familiari e, non da ultimo, esigenze sanitarie immediate. Medici e specialisti certificatori possono anche prevedere deroghe per condizioni mediche severe, come terapie salvavita o invalidità significative.
In assenza di giustificazioni adeguate, i mancati riscontri ai controlli INPS possono risultare in avvisi formali invitanti al confronto nei loro ambulatori di competenza. Senza una valida giustificazione, si incorre in sanzioni economiche e potenziali azioni disciplinari. La retribuzione del lavoratore, infatti, può essere ridotta: una detrazione totale per i primi dieci giorni di malattia, seguita da una riduzione del 50% ideale per le giornate successive.
Con queste dettagliate informazioni, i lavoratori possono affrontare il 2025 con la certezza di osservare le normative INPS, mantenendo così la propria sicurezza economica e il rispetto delle leggi vigenti.