Ridurre l’Addizionale Comunale nei Voli: Uno Spiraglio per la Competitività
Verso una riforma dell’addizionale comunale sui voli: la proposta di Confindustria e Assaeroporti
Nel caotico panorama fiscale degli aeroporti italiani si fa strada una proposta audace: uniformare e ridurre l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco passeggeri, attualmente variabile tra 6,5 e 9 euro. Confindustria e Assaeroporti puntano il dito su questa tassa, argomentando che tale riduzione potrebbe rilanciare la competitività del settore e diminuire i costi per viaggiatori e aziende.
La proposta: abbassare a 2,5 euro l’addizionale comunale
Nel documento congiunto pubblicato sul sito di Assaeroporti, le due associazioni chiedono a gran voce la riduzione dell’addizionale comunale a 2,5 euro per tutti gli scali nazionali. La tassa attuale, che incide fino a 9 euro sul costo del biglietto aereo, comprende contributi per l’Inps e per vari fondi, tra cui il Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo. Inizialmente pensata per compensare i Comuni per l’inquinamento acustico, la tassa ha nel tempo assunto altri scopi, spesso scollegati dal settore aeroportuale. Esterna al sistema europeo, questa variabilità di costi rappresenta un vero e proprio unicum, che le associazioni sperano di superare con una regolamentazione uniforme.
Un mosaico fiscale tra gli scali nazionali
Attualmente, i livelli di addizionale variano in modo evidente da un aeroporto all’altro: a Napoli, ad esempio, si paga un’addizionale di ben 8,5 euro sui voli all’interno dell’UE, che sale a 9 euro per quelli extra-UE. Scorrendo la lista, troviamo Roma Fiumicino con 7,5 euro sui voli UE e 8 euro per le tratte extra-UE. Questa “Babele fiscale” crea disparità tra scali e rende la tassazione italiana unica nel suo genere, in contrasto con la maggiore uniformità delle aviation tax europee. Tale disparità incide negativamente sulla competitività degli aeroporti italiani, evidenziando il bisogno di un cambiamento che possa allineare l’Italia agli standard internazionali.
Vantaggi di una riduzione sistematica
La proposta di riduzione mira non solo ad armonizzare i carichi fiscali, ma anche a incentivare la connettività e la crescita del trasporto aereo nel paese. Riducendo l’addizionale comunale, Confindustria e Assaeroporti credono che si possano stimolare nuove rotte e tratte, aumentando la competitività degli scali italiani. Una tassa più bassa renderebbe il volo un’opzione più accessibile per i passeggeri, potenziando al contempo il ruolo degli aeroporti come hub di connessione internazionale. Inoltre, uniformando la tassa, si eliminerebbero le disparità tra aeroporti, livellando il campo d’azione e favorendo la concorrenza leale. In sintesi, l’iniziativa si prefigge di trasformare la tassazione aeroportuale in leva per l’espansione economica e per l’accessibilità del trasporto aereo a beneficio di tutti i viaggiatori.
Fonte: www.ilsole24ore.com

