Rottamazione Quinquies: rate fiscali senza sanzioni
Il disegno di legge proposto dalla Lega ha catturato l’attenzione, proponendo di rateizzare in 120 comode quote le cartelle esattoriali emesse dal 2000 al 2023, avviando una rivoluzionaria riduzione di sanzioni e interessi.

Mentre le tempistiche e i beneficiari restano sotto i riflettori, la proposta di legge denominata “Rottamazione Quinquies” si profila come una delle novità fiscali più attese in Italia. Presentata dal partito della Lega, questa proposta ha suscitato discussioni fin dalla sua introduzione in Senato a febbraio. Tuttavia, il procedimento ha subito una battuta d’arresto: il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha richiesto un’analisi dettagliata dei costi. In questo contesto, esaminiamo il contenuto del disegno di legge e gli aspetti pratici della sua attuazione.
Rottamazione Quinquies: Una Soluzione Attesa
Per la Lega, il tema delle cartelle esattoriali rappresenta una vera e propria “emergenza nazionale”. La proposta di una rateizzazione estesa è vista come un’opportunità unica per alleggerire il peso fiscale su oltre 1.200 miliardi di debiti presso l’Agenzia delle Entrate Riscossione. Contemporaneamente, la Lega continua a sostenere il taglio dell’IRPEF per il ceto medio, con la rottamazione quinquies che emerge come elemento cruciale della riforma fiscale prevista.
Dal 2017, in Italia si discute di rottamazioni fiscali, iniziando con il decreto legge n. 193/2016. Questo strumento ha visto numerose evoluzioni, culminando nella recente rottamazione quater riaperta con il DL Milleproroghe 2025. La nuova proposta quinquies introduce però particolarità volte a renderla più vantaggiosa per i contribuenti e il fisco.
Come Funzionerà la Rottamazione Quinquies?
Il cuore della proposta riguarda i debiti trasferiti all’Agenzia delle Entrate Riscossione nel periodo tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023. In caso di adesione, i contribuenti potranno estinguere i propri debiti in 120 rate costanti da spalmarle su un periodo di dieci anni. Questo approccio intende evitare che le rate diventino un ostacolo insormontabile, mantenendo fedelmente le scadenze senza sovraccaricare le tasche dei beneficiari.
Ancora una volta, la proposta consente di chiudere le pendenze senza saldare né sanzioni né interessi, limitandosi al solo capitale. Inoltre, si richiede il rimborso di importi legati alle procedure esecutive e alla notifica delle cartelle.
Tempistica delle Domande e Sinergia con l’AdER
La bozza di legge stabilisce già tempi e modalità per avviare la rottamazione quinquies. Sebbene le date iniziali siano state superate, l’invio della domanda doveva essere effettuato entro il 30 aprile. Partecipando, i contribuenti vedranno i loro termini di prescrizione e decadenza sospesi, insieme agli obblighi di pagamento già esistenti. Inoltre, durante questo periodo, non verranno attivate nuove procedure esecutive né ulteriori ipoteche e fermi amministrativi.
Una volta accettata la domanda, l’AdER comunicherà l’ammontare delle somme dovute e le rate corrispondenti, con un pagamento a cadenza mensile. La novità di questa proposta è la possibilità di “uscita” dalla rottamazione solo dopo otto rate non pagate, riducendo così il rischio di decadere da agevolazioni a causa di piccoli ritardi nei pagamenti.
Un’Ombrella di Copertura Ampia e Versatile
La rottamazione quinquies non si limita ai debiti fiscali. Infatti, abbraccia anche i debiti nei confronti degli enti di previdenza, a condizione che questi ultimi approvino la delibera. Anche gli enti locali possono usufruire di questa rottamazione, consentendo la gestione delle entrate locali senza sanzioni, stabilendo specifiche modalità di adesione, e formulando il numero massimo di rate.
Sebbene la rottamazione quinquies includa alcune innovazioni, non è una nuova invenzione nel panorama fiscale italiano. Dal 2017, il concetto di definizione agevolata si è radicato come mezzo per ridurre l’ammontare dei debiti raccolti dall’Agenzia delle Entrate Riscossione. Questa strategia è stata adottata da diverse amministrazioni, indipendentemente dalla loro connotazione politica.
La proposta è attualmente ancora in fase di valutazione, e il suo futuro non è ancora deciso. Monitorando l’iter legislativo, sarà interessante osservare come si evolverà e se la materializzazione di questa nuova rottamazione quinquies avverrà, forse, nel 2026.