Sistema sanzionatorio e premiante

Il patto 2011 – 2013 prevede un sistema sanzionatorio in caso di mancato rispetto degli obiettivi è cambiato spesso durante il tempo e questo non è bene e poi non è stato applicato.

Anche la mancata comunicazione alla regione viene considerato un inadempimento del patto. Le sanzioni sono molto pesanti: Se l’ente non ha rispettato il patto gli vengono imposti dei limiti ad impegni delle spese correnti (se non ho rispettato il patto significa che ho sforato nelle spese e così mi impedisce di impegnare delle spese.

Il limite che mi viene imposto per l’anno successivo a quello in cui vengo scoperto è l’importo annuo degli impegni del triennio precedente, cioè la media. Poi c’è il divieto degli indebitamenti. L’unico limite è se trova un’altra AP che paga per me le rate del debito quindi questo non verrà a gravare sull’ente. Inoltre c’è il divieto di assunzione del personale.

Sono vincoli molto pesanti e inoltre per i soli EELL ci sono altre due sanzioni. Riduzione nei trasferimenti erariali: sono quelli che lo Stato dà agli EELL per funzionare. Lo stato mi dà meno risorse pari allo sforamento che ho posto in essere.

Riduzione indennità degli amministratori: viene ridotto del 30%, vuole spingere il politico in modo tale da non sforare il patto. Non sempre queste sanzioni vengono applicate, infatti gli enti virtuosi si lamentano pubblicamente perché dicono io mi sono sbattuto e chi si comporta male non viene neanche sanzionato.

Un meccanismo di premialità per EELL virtuosi: consiste nella riduzione degli obiettivi annuali del patto. Se ho rispettato il patto allora nel 2011 devo raggiungere degli obiettivi meno difficili da raggiungere. Se sono un ente virtuoso allora il saldo che devo raggiungere si riduce. È stato applicato per 2 anni e poi è stato sospeso perché ci rientravano Palermo e Napoli.

Modalità di calcolo per le regioni

E’ difficile che le regioni si lamentino del patto di stabilità perché per le regioni non ha quella grande incidenza in quanto si escludono delle spese che rappresentano la gran parte delle spese regionali.

Tetto alle spese finali (in corrente e in capitale; è la modalità di calcolo per le regioni) in termini di competenza e di cassa. Tra queste spese finali si escludono quelle che riguardano la sanità, queste incidono tra l’80-90%. Vengono escluse perché sono oggetto di un provvedimento a parte che è il patto per la salute.

Quindi è chiaro che è abbastanza fattibile per le regioni raggiungere il tetto imposto. In genere le spese correnti e quelle in conto capitale secondo il patto 2011-2013 devono essere minori della media delle spese finali 2007-2009 ridotta di una certa percentuale. Il vincolo che viene posto è una contrazione della spesa perché devo toglierci una certa percentuale. Il tetto di spesa è definito calcolando la media del triennio precedente e poi si toglie una certa percentuale.

Quindi spese finali inferiori ad un certo importo e questo importo è calcolato in quel modo. Da questo calcolo però sono escluse alcune voci importanti per le regioni tipo la sanità (escluse perché esiste un documento vincolante ad hoc), spese correnti ed in c/capitale per interventi cofinanziati Ue (bisogna spendere i fondi che arrivano dall’UE), spese per concessioni crediti, eccetera.

Quindi per le regioni la modalità di calcolo è semplice. Più complesso invece è il discorso per gli EELL.

Modalità di calcolo per gli EELL (sono province e comuni, autonomie locali si usa per regioni, province, comuni) nel caso degli EELL parliamo di saldo finanziario ed è un saldo tra entrate e spese finali. Però è calcolato in un modo particolare cioè in termini di competenza mista.

Quindi gli EELL devono raggiungere un saldo finanziario calcolato in termini di competenza mista e che non deve essere inferiore a quello determinato secondo le regole del patto 2011-2013. bisogna capire cosa si intende per saldo finanziario di competenza mista e poi il problema di capire l’importo.

Iniziamo a capire cos’è questo saldo finanziario di competenza mista.

Cosa si intende per saldo finanziario (in generale è differenza tra aggregati di entrata ed aggregati di spesa).

Entrate finali (titolo I, II, III, IV) al netto delle riscossioni crediti meno spese finali (titolo I, II) al netto delle concessioni crediti. Entrate: Tributarie, da trasferimento, extratributarie, da alienazioni beni.

Uscite: spese correnti e spese in conto capitale. Cosa significa che è di competenza mista? Il primo, secondo e terzo delle entrate ed il primo delle spese si prendono quelle di competenza quindi le entrate accertate tributarie, da trasferimento ed extratributarie accertate e devo prendere le spese correnti impegnate.

Invece il titolo quarto dell’entrata devono essere entrate incassate e devono essere entrate incassate da alienazione beni che ho accertato quest’anno ma possono essere anche entrate da alienazioni beni derivanti da residui attivi cioè le avevo già inserite negli anni passati e poi le ho riscosse quest’anno (di cassa in c/competenza e c/residui).

Stesso discorso per il titolo due delle spese. Le imprese produttrici si lamentano perché devono essere contratte le spese, io posso fare l’impegno poi non lo pago e intanto l’impresa aspetta (conseguenza del patto). La differenza tra queste entità deve essere un certo importo.

L’anno scorso il metodo per trovare l’obiettivo era semplice cioè calcolo quello del triennio o quadriennio precedente e poi ricalcolavo con percentuale.

Modalità di calcolo dell’obiettivo

E’ stato parametrato alla spesa corrente. Vediamo in quali termini. Ci sono diverse fasi:

  1. Determinazione percentuale della spesa media 2006-2008 (prendi la spesa corrente degli anni 2006, 2007, 2008 fai la media e applica una certa percentuale. Devono essere presi gli impegni della spesa corrente 2006-2007-2008 quelli che derivano dal bilancio consuntivo di quegli anni quindi provenienti da bilanci già certificati. Media delle spese correnti. Poi l’obiettivo non è la media ma una certa percentuale di questa media e il saldo che devo raggiungere è pari alla media x una certa percentuale, quindi si calcolano queste percentuali e così si trova il saldo obiettivo della spesa media. Non è finita: si apportano poi dei correttivi.
  2. Calcolo riduzione dei trasferimenti erariali. Se il mio saldo cioè la differenza che devo raggiungere viene calcolato come media delle spese allora chi ha speso di più deve raggiungere un saldo più alto, però sono penalizzati quegli enti che hanno sostenuto tante spese perché lo stato gli ha dato delle risorse in più e quindi che dipendono in misura maggiore dai trasferimenti da parte dello Stato. Quindi per evitare che siano penalizzati gli enti che dipendono in maggiore misura dallo stato allora si è deciso di applicare un correttivo cioè si fa ricorso a quanto stabilito dalla manovra estiva, con un provvedimento di questa estate i trasferimenti sono stati ridotti di una percentuale sui trasferimenti che usualmente lo stato dava. Il primo correttivo è quello che ha lo scopo che se sei un EELL che ha tante spese correnti perché i trasferimenti spesso sono vincolati allora ti ha aiutato. L’estate scorsa ho fatto dei tagli allora siccome ti ho tagliato 8 allora il nuovo saldo è al termine della prima fase abbiamo stabilito che il saldo finanziario è pari a 100. Poi ha detto che non vuole che facciano troppi sacrifici gli enti che dipendono allora hanno detto di ridurre allora hanno detto vai a prendere il decreto che è uscito l’estate scorsa e togli quel taglio che ti ho fatto l’estate scorsa (questi erano proporzionali ai trasferimenti usuali).
  3. Applicazione fattore di correzione per il 2011 (si applica per il solo 2011). Altra cosa contorta. Per evitare che ci sia una grossa disparità tra quanto stabilito dalle vecchie regole e quanto stabilito dalle nuove allora il legislatore ha stabilito di ridurre del 50% il vantaggio o lo svantaggio che ogni ente consegue dal cambiamento delle regole. Supponiamo che secondo le vecchie regole l’obiettivo era pari a 100, secondo le nuove devo raggiungere un obiettivo di 150 quindi è molto più ambizioso allora faccio 50 e poi il 50% lo tolgo. Quindi l’obiettivo è 125. Io mi sono programmato in questi anni per raggiungere il vecchio obiettivo
  4. e adesso me lo cambi? Allora hanno fatto questo correttivo. Se invece passo da 100 a 50 allora dovrò raggiungere 75.
  5. Determinazione del saldo finanziario obiettivo 2011 ricalcolato nel caso di patto regionale. È una fase solo eventuale, può esistere o no, dipende se la regione prende certe decisioni o no.

Dobbiamo capire cos’è il patto regionale: può essere verticale oppure orizzontale. Il più diffuso è il primo. Patto regionale verticale: la regione si accorge che l’applicazione del patto di stabilità delle regioni e province comincia a provocare dei problemi soprattutto alle imprese (non pagano più le imprese a cui hanno affidato i lavori e questo provoca molte difficoltà alle imprese).

Allora cosa permette di fare alla regione? Permette di alleggerire i vincoli del patto di stabilità degli enti locali permettendo agli EELL di effettuare entro certi importi dei pagamenti delle spese in c/capitale. Consente agli EELL di effettuare dei pagamenti di spese in c/capitale, quindi vado ad incidere sul saldo, ma siccome a livello globale non si deve peggiorare il saldo.

Consente agli EELL di fare spese però la regione deve risparmiare per l’importo che hanno permesso di pagare agli EELL. In tanti l’hanno fatto perché è di semplice applicazione. La regione risparmia in altri termini. Più raro è quello orizzontale, è più complesso e richiede l’applicazione di regole diverse cioè vuole rispondere ad un’esigenza diversa (quello di prima era liberare risorse per pagare le imprese) invece qui è superare le disomogeneità che ci sono fra gli EELL di una certa regione.

Cioè ci sono EELL che hanno saldo ampio e altri che hanno piccolo saldo. Allora la regione dice che il saldo deve essere tot però sospende il patto di stabilità e cambiano le regole. Mi accorgo che ci sono delle disparità, ci sono comuni virtuosi che raggiungono saldi buonissimi e allora cambio certe regole, il patto è fatto male e io so come farlo meglio.

Tutti gli enti devono essere d’accordo, anche quelli a cui impongono maggiori sacrifici. Se non esiste il patto regionale allora non ho effetto, altrimenti si modifica.

Ulteriore clausola di garanzia (in attesa di pubblicazione GU) ci si è accorti che molti enti anche quelli che tradizionalmente sono virtuosi avrebbero dovuto raggiungere obiettivi impensabili tipo 4 volte migliori.

Allora è stata introdotta una clausola: limita il saldo finanziario obiettivo ad una percentuale della spese corrente media 2006-2008. Cioè faccio tutti i calcoli poi calcolo una certa percentuale della spesa media corrente e se l’importo è minore del saldo allora questo è il tuo nuovo obiettivo.

Per i comuni: > 200.000 abitanti il 10,50%.

Per i comuni da 10.000 a 20.000 abitanti il 7,00%.

Per i comuni da 5.000 a 20.000 abitanti il 5,40%.

Il vantaggio maggiore ce l’hanno i piccoli comuni.

Ultima annotazione: l’obiettivo strutturale patto 2011-2013 per gli EELL (il legislatore ha anche introdotto un obiettivo strutturale, poteva succedere che il saldo obiettivo fosse negativo. Se sono molto disastrato potrebbe succedere. Questo non sarà più possibile).

Il saldo finanziario di competenza mista deve essere almeno pari a 0. Se parto da -10.000.000 devo passare a -4.000.000 ma questo non è più possibile. Se il saldo finanziario sarà pari a – qualcosa allora il mio obiettivo diventerà 0. in realtà non si dovrebbe proprio verificare perché hanno fatto delle prove.

Quindi la tendenza è che le entrate finali devono essere maggiori delle spese finali, nella peggiore delle ipotesi devi raggiungere il pareggio.

Si dovranno predisporre fogli di calcolo e poi i consuntivi degli ultimi 3 anni con riferimento alle entrate e alle spese. Poi lo schema riassuntivo di un rendiconto di bilancio e ipotizziamo che sia un consuntivo al 31/12/2010.

  1. Determinare il saldo obiettivo del 2011.
  2. Calcolare di quanto occorre migliorare il saldo finanziario rispetto a quello del rendiconto dell’anno precedente.
  3. Individuare almeno tre iniziative che l’Ente locale può attivare per il raggiungimento dell’obiettivo di saldo finanziario.

Con riferimento ai tre comuni abbiamo la riduzione dei trasferimenti erariali per il 2011, il saldo obiettivo previgente, le entrate da riscossioni crediti rendiconto anno precedente e le spese per concessione crediti rendiconto anno precedente.

Un esempio numero è: 199.696.386 + 354.535.299 + 158.061.479 + 141.679.805 (titolo IV incassate + residui che sono in coordinate 4×11) – 50.000.000 (entrate da riscossioni crediti)

662.266.528,92 – 224.966.928,00 – 70.000.000,00 (spese per concessione crediti) = -13.260.490,00

Operare con economicità: operare in un contesto di risorse limitate, devo creare utilità.