Il risultato della gestione

Il risultato finale della gestione finanziaria, accertato con l’approvazione del rendiconto, esprime il saldo contabile di amministrazione che è rappresentato dal valore differenziale della somma algebrica delle componenti riepilogative dell’intera attività gestionale e che costituisce l’avanzo o il disavanzo al 31/12 dell’ultimo esercizio chiuso, rimanendo in esso assorbiti i risultati di gestione di tutti gli esercizi pregressi.

Il risultato della gestione può essere analizzato sia nella sua struttura che nella sua formulazione come flusso.

In quanto flusso il risultato della gestione emerge dalla seguente relazione: risultato di amministrazione iniziale + accertamenti – impegni + economie di riscossione/pagamento – diseconomie di riscossione + economie in conto residui – diseconomie in conto residui = risultato di amministrazione finale che in caso di totale applicazione dell’avanzo di amministrazione dell’anno precedente risulta pari a: risultato di amministrazione = economie – diseconomie

La rappresentazione della struttura del risultato di amministrazione è la seguente: risultato di amministrazione = fondo cassa + residui attivi – residui passivi, dove il fondo cassa si forma in base alla seguente relazione: fondo cassa finale = fondo cassa iniziale + riscossioni (in competenza e in c/residui) – pagamenti (in competenza e in c/residui).

L’avanzo di amministrazione può o meno essere applicato al bilancio di previsione, il disavanzo, come già visto, deve obbligatoriamente essere applicato. L’applicazione dell’avanzo di amministrazione deve tener conto dell’obbligatorietà della destinazione delle quote di ammortamento accantonate al reinvestimento. Anche nell’applicazione del disavanzo tale obbligatorietà deve essere rispettata, pertanto il disavanzo deve essere applicato per l’importo pari alla somma del saldo contabile di amministrazione aumentato dell’importo corrispondente alle quote di ammortamento.

L’avanzo di amministrazione deve prioritariamente essere destinato al finanziamento delle spese correnti e delle spese per investimento correlate ad accertamenti di entrate vincolate per destinazione di legge, nonché agli accantonamenti delle quote di ammortamento. Per rispettare queste priorità il risultato di amministrazione viene articolato in quattro livelli di valore aggregati:

  • I fondi vincolati;
  • I fondi per il finanziamento delle spese per investimento;
  • I fondi di ammortamento: da destinarsi al reinvestimento;
  • I fondi non vincolati: da utilizzarsi in via prioritaria per la copertura dei debiti fuori bilancio. Possono comunque essere utilizzati anche per il finanziamento di spese correnti purché queste non siano di tipo routinario (personale eccetera) e purché esista una delibera del Consiglio Comunale che motivi l’impossibilità di far fronte a tali spese in modo alternativo.