Crescita e internazionalizzazione dell’impresa
Parlando di “internazionalizzazione” subito viene in mente un’idea, a prima vista: l’idea di crescita dimensionale o di quota di mercato. Valuteremo criticamente questa prima idea, vedendo dove essa è confermata e dove è smentita.
- L’impresa neonata raramente nasce internazionalizzata.
 - L’impresa piccola può esserlo indirettamente (servendo imprese maggiori e maturando competenze). L’internazionalizzazione indiretta ha a che fare con il primo stadio di un processo:
- Inizialmente entra in un settore del mercato nazionale, dove esiste una grande impresa esportatrice (E).
 - “A” è un’impresa piccola fornitrice del settore.
 - “B” idem.
 - “C” e “D” sono internazionalizzate indirettamente, perché, oltre che a vendere all’interno, hanno una linea di vendite per “E”:
 
 
- Un prodotto finito (sul quale “E” porrà la propria etichetta). “E” condivide tale produzione.
 - Una componente del bene, critica per la produzione di “E”.
 - Propri uffici
 - Intermediari commerciali
 - Modelli fordisti o capitalisti;
 - Soprattutto attraverso la modifica e l’adattamento selettivo di tali modelli.
 - La differenza tra i fenomeni di internazionalizzazione di inizio secolo e di globalizzazione recente è:
- Le multinazionali di un tempo si presentavano con “un volto predatorio” della domanda e di snaturamento della domanda locale, allo scopo di imporre un proprio bene (“a-specifico”).
 - Le multinazionali d’oggi:
- si presentano con modelli differenziati di domanda, adattandosi alle esigenze “specifiche” dei contesti in cui operano.
 - Tendono a cooperare fortemente con gli Stati nazionali.
 
 
 
- Nulla esclude, che in un futuro, “C e D” non riescano ad imitare “E”, diventando a loro volta esportatrici, poiché hanno accumulato competenze sufficienti a scavalcare “E” e soddisfare direttamente la domanda estera.
 - L’impresa che si internazionalizza in modo esplicito è un’esportatrice:
- La funzione di produzione è la funzione “pivot”, cioè principale.
 - I prodotti hanno un elevato contenuto di standardizzazione.
 - Può operare mediante (implica non solo transizione di capitali, ma anche di personale):
 
 
- L’impresa multinazionale insedia proprie sedi (“altre sotto-imprese”) all’estero.
- L’impresa già esportatrice investe direttamente all’estero (sia CE sia SP registrano quest’evoluzione).
 - Hanno partecipazioni di controllo o minoranza in imprese estere.
 - La crescita può avvenire attraverso qualsiasi percorso strategico. N.B. È la crescita che comporta internazionalizzazione: non esiste un dualismo con la crescita, ma fanno tutt’uno.
 
 - Il gruppo multinazionale è l’evoluzione dell’impresa cresciuta all’estero (vedi “La genesi dei gruppi”).
 - Le imprese c.d. globali o transnazionali:
- Il soggetto economico può essere insediato dovunque.
 - Le imprese globali non sono numerose.
 - Il management è a-nazionale.
 - L’impresa va alla ricerca di assetti efficaci ed efficienti mediante:
 
 
