Detrazione fiscale delle polizze assicurative
Ottenere un rimborso fiscale sulle polizze di assicurazione è possibile con il modello 730/2025. Scopri come le diverse categorie di polizze possono beneficiare delle agevolazioni fiscali e quali sono le istruzioni da seguire.

La detrazione delle polizze assicurative rappresenta uno dei modi con cui il Fisco italiano concede ai contribuenti la possibilità di risparmiare sulle tasse. Dalle assicurazioni sulla vita a quelle per la casa, diverse opzioni sono disponibili nel panorama delle dichiarazioni fiscali. Vediamo nel dettaglio in quali circostanze è possibile richiedere tali detrazioni nel modello 730 del 2025.
Quando le polizze assicurative sono Detraibili
Chiunque abbia sottoscritto un’assicurazione si sarà chiesto: “Questo contratto mi darà accesso a un rimborso fiscale?” La risposta è positiva per molteplici tipologie di polizze. Il Fisco italiano, infatti, prevede rimborsi IRPEF per premi relativi a polizze vita, infortuni, disabilità grave e rischio di non autosufficienza. Non dimentichiamoci delle assicurazioni sulla casa, fondamentali in caso di eventi calamitosi.
Per beneficiare di queste detrazioni, è essenziale rispettare le specifiche fornite dall’Agenzia delle Entrate, che distinguono chiaramente quali premi assicurativi possano essere inclusi nella dichiarazione. Tra gli elementi detraibili troviamo anche i premi per il rischio di morte e l’invalidità permanente inferiore al 5%. Ma quali sono i requisiti per ottenere i rimborsi e quali regole bisogna seguire?
Polizze vita e Infortuni: regole per la detrazione

La detrazione delle polizze sulla vita e contro gli infortuni si trova nella Sezione I del modello 730/2025, specificatamente nei righi da E8 a E10. Il codice identificativo per queste polizze è il numero 36 e consente un rimborso del 19% dei premi pagati. Tuttavia, il massimo detraibile ammonta a 530 euro, che si traduce in un IRPEF non superiore ai 100 euro.
Qualora il contratto assicurativo sia stato stipulato o rinnovato fino alla fine del 2000, la detrazione è valida, a patto che il contratto stesso sia vincolato per almeno cinque anni e non preveda concessioni di prestiti durante questo periodo. Per i contratti post-2001, i premi detraibili riguardano specificamente i rischi di morte e invalidità permanenti. È interessante notare come anche le polizze connesse a mutui per l’acquisto di un’abitazione rientrino in queste agevolazioni.
Detrazione per disabilità grave e non autosufficienza
Come si tutelano fiscalmente le persone con disabilità grave? Il Fisco offre la possibilità di detrarre fino a 750 euro per le assicurazioni legate a questa casistica, come specificato dal codice 38. Il valore del rimborso si applica al netto dei premi per le assicurazioni vita e infortuni, precedentemente discussi.
Passando poi alle polizze per il rischio di non autosufficienza, il codice 39 identifica la detrazione massima di 1.291,14 euro. Queste spese devono riguardare contratti specifici che coprono i rischi di incapacità nel svolgimento delle attività quotidiane. Importante: l’assicuratore non deve poter recedere dal contratto. Anche in questo caso, i premi deducibili devono essere considerati al netto di altri rischi già rimborsati.
Polizze casa e detrazioni fiscali
Gli eventi calamitosi non solo compromettono la sicurezza dell’abitazione, ma possono, in un certo senso, alleggerire le tasse. Dal 2018, le assicurazioni casa includono una detrazione del 19% su premi legati a immobili e pertinenze. Non ci sono limiti di spesa per chi applica il codice 43 nella propria dichiarazione, se specificato nella Sezione I, righi da E8 a E10 del modello.
Le cose si fanno più vantaggiose per coloro che hanno eseguito lavori di miglioramento sismico e scelgono di cedere il credito a un’impresa di assicurazione. In questo caso, i rimborsi salgono fino al 90%, rendendo tali polizze un’opzione estremamente vantaggiosa. Per questi casi, si deve utilizzare il codice 81.