Decreto scuola: ecco cosa cambia per docenti e studenti

Decreto scuola: ecco cosa cambia per docenti e studenti

Con l’approvazione definitiva del Decreto Scuola 2025, arrivano importanti novità per docenti e studenti: dalla riforma della Carta del docente all’introduzione della “Formazione scuola-lavoro”, fino ai nuovi criteri per viaggi d’istruzione ed esami di Stato.

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Il 28 ottobre è stato un giorno cruciale per la scuola italiana. Con l’approvazione definitiva da parte della Camera dei Deputati, il Decreto Scuola, denominato Decreto 9 settembre 2025, n. 127, è diventato legge. Questa nuova normativa introduce importanti novità relative all’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e all’organizzazione dell’anno scolastico 2025/2026, con implicazioni significative per docenti e studenti.

Rivoluzione per la Carta del docente

Con le nuove disposizioni, la Carta del docente subisce una trasformazione significativa. Come già anticipato, il decreto estende la possibilità di accesso alla Carta a ulteriori 190mila insegnanti precari, inclusi supplenti annuali e quelli con contratti fino alla fine delle attività didattiche (30 giugno), oltre al personale educativo.

A partire dall’anno scolastico 2025/2026, la Carta potrà essere usata per l’acquisto di hardware e software al momento della sua prima assegnazione e, successivamente, con una cadenza quadriennale. Gli insegnanti che hanno già beneficiato della Carta in passato potranno utilizzarla per questi scopi già dall’anno scolastico 2025/2026 e poi ogni quattro anni. Inoltre, la Carta permetterà l’acquisto di servizi di trasporto. Un decreto interministeriale, da emanare entro ogni 30 gennaio, definirà annualmente i criteri di assegnazione e distribuirà l’importo in base al numero effettivo dei beneficiari.

Rinnovo contrattuale e nuovi modelli di formazione

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Il decreto prevede un finanziamento di 240 milioni di euro destinato al rinnovo del contratto del personale scolastico, insieme a 15 milioni di euro che estendono la copertura dell’assicurazione sanitaria integrativa anche ai docenti precari con supplenze fino al 30 giugno.

In un importante cambio di nomenclatura e concetto, i percorsi di alternanza scuola-lavoro non si chiameranno più PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento), ma “Formazione scuola-lavoro“. Questa nuova definizione riflette un impegno verso un’istruzione maggiormente formativa e orientativa.

Passaggi di indirizzo, esami integrativi e viaggi d’istruzione

Il decreto introduce novità anche per i passaggi tra indirizzi di studio nelle scuole superiori. Nei primi due anni di superiori, saranno disponibili interventi di sostegno personalizzati, mentre nel triennio finale sarà necessario sostenere esami integrativi. L’obiettivo è ridurre la dispersione scolastica e promuovere il successo formativo degli studenti.

Per quanto riguarda i viaggi d’istruzione, l’articolo 108 del Codice dei contratti pubblici è stato modificato per garantire che gli appalti per i servizi di trasporto siano assegnati in base al miglior rapporto qualità/prezzo, e non esclusivamente al prezzo più basso. Questa normativa impone anche che tali contratti siano classificati come “ad alta intensità di manodopera”, stabilendo un massimo del 30% per il punteggio economico. Le scuole dovranno favorire offerte che garantiscano sicurezza, accessibilità e competenza dei conducenti.

Innovazioni nella formazione professionale

Il modello formativo “4+2”, che include quattro anni di scuola superiore seguiti da due anni negli ITS Academy, diventa strutturale. Questo approccio intende rafforzare la formazione tecnico-professionale e permettere ai giovani un ingresso più agevole nel mondo del lavoro.

Fino alla fine del 2026, è prorogato il completamento dei percorsi di specializzazione gestiti dall’Indire per futuri insegnanti di sostegno, con possibili collaborazioni con le università. Anche i docenti precari con almeno tre anni di servizio negli ultimi otto potranno accedere a questi percorsi. Per chi entra nel percorso formativo dall’estero con un percorso non riconosciuto, si richiede il completamento entro il 24 aprile 2025.