Bonus anziani 2025: tutto quello che devi sapere
L’INPS ha recentemente pubblicato una circolare dettagliata riguardante il nuovo bonus destinato agli anziani non autosufficienti, previsto a partire dal 2025. Scopriamo insieme come funzionano i controlli sui requisiti di accesso e la gestione degli eventuali arretrati.

L’INPS ha introdotto un sistema per verificare automaticamente i requisiti per l’accesso al nuovo bonus per gli anziani non autosufficienti. Questa prestazione, attiva dal 2025, rappresenta un supporto fondamentale per coprire i costi legati all’assunzione di assistenti e al sostegno dell’assistenza domiciliare. Attraverso controlli automatizzati, l’Istituto verifica la conformità dei richiedenti ai criteri stabiliti, ma in alcuni casi particolari, la richiesta può essere trasferita all’ufficio territoriale competente per ulteriori indagini.
Controlli sui Requisiti di Accesso
Nel recente documento n. 1401, pubblicato il 5 maggio 2025, l’INPS ha chiarito le modalità di verifica dei requisiti per ottenere il bonus destinato agli anziani. Questa nuova misura è concepita per sostenere economicamente le persone anziane con particolari necessità, consentendo loro di usufruire di un assegno mensile di 850 euro. Ma chi può accedere a questo beneficio? Gli anziani devono avere almeno 80 anni, dimostrare un bisogno assistenziale grave, e un valore ISEE non superiore a 6.000 euro. Inoltre, è necessario essere già destinatari dell’indennità di accompagnamento o possederne i requisiti.
Una serie di controlli automatici viene immediatamente avviata dopo l’invio della domanda. Questi riguardano il valore dell’ISEE sociosanitario, la titolarità del diritto all’indennità di accompagnamento, la composizione familiare e la verifica di un verbale di disabilità. In caso di discrepanze o se l’ISEE supera il limite previsto, la pratica viene segnalata per ulteriori accertamenti da parte dell’ufficio INPS competente.
L’Importanza dell’ISEE nei Controlli
L’ISEE sociosanitario ordinario gioca un ruolo cruciale ai fini dell’ottenimento del bonus. L’INPS permette di utilizzare il valore ISEE del 2024 per i primi mesi del 2025. Tuttavia, se i controlli rilevano che l’ISEE supera il limite di 6.000 euro o risulta incompleto, la domanda viene gestita in modo specifico. L’INPS si occupa di effettuare ulteriori verifiche e, se tutte le condizioni vengono confermate, corregge manualmente eventuali errori, permettendo l’avanzamento dell’iter.
In caso contrario, se non si rispettano i criteri stabiliti, la richiesta viene respinta con la motivazione “ISEE socio-sanitario non superato”. È un processo che assicura che solo coloro che effettivamente necessitano di sostegno ricevano l’aiuto economico previsto.
Gestione degli Arretrati

Un aspetto cruciale di questa nuova misura è la gestione degli importi arretrati. La prestazione, composta da un assegno di assistenza fino a 850 euro mensili, inizia dal mese di presentazione della domanda. Tuttavia, la complessità aumenta quando si tratta di pagamento retroattivo. L’importo degli arretrati viene calcolato dal mese di decorrenza originale al mese prima dell’inizio dei pagamenti regolari.
Per ricevere gli arretrati, è fondamentale presentare all’INPS la documentazione attestante le spese sostenute. Tale documentazione può includere buste paga dei lavoratori domestici o fatture elettroniche per servizi di assistenza. È inoltre richiesto di inviarli entro 30 giorni dall’accettazione della domanda. Le modalità di utilizzo delle risorse sono alternative, e la scelta tra l’una e l’altra deve essere ben ponderata, considerando i vincoli del regolamento.
Con queste misure, l’INPS si assicura che il sostegno fornito sia accurato e raggiunga chi ne ha realmente bisogno. Il processo dettagliato illustrato garantisce che le risorse economiche vengano allocate in modo trasparente ed efficace, riflettendo l’impegno dell’istituto nel sostenere la popolazione anziana italiana.