Il governo e il management dell’impresa

La funzione di governo è tipica di chi crea impresa (la proprietà) e ne costituisce il capitale di pieno rischio diventandone in tutto o in parte proprietario. Per governance in senso stretto intendiamo un’attività aziendale alla quale presiedono i proprietari del capitale di pieno rischio (shareholders) e in particolare quelle persone che costituiscono il soggetto economico dell’impresa. Per governance in senso ampio intendiamo un’attività aziendale che coinvolge non solo gli shareholders, ma anche soggetti che hanno un interesse rilevante nell’impresa e/o per l’impresa. Ci si riferisce ad organizzazione dell’ambiente in cui opera l’impresa, (stakeholders), fornitori, distributori, associazioni di cittadini e organizzazioni dello Stato. La funzione di management è tipica di chi coordina e controlla le operazioni delegate dagli organi del governo aziendale; ma tale funzione coinvolge anche chi deve realizzare, in squadra, gruppi di lavoro o isolatamente, le operazioni aziendali (produzione, vendita, approvvigionamenti, eccetera). La direzione collabora con il soggetto economico per raggiungere in fine aziendale, cioè la produzione di un bene/servizio in condizioni di equilibrio finanziario – economico – organizzativo. La direzione è un’autorità decisionale scelta dalla proprietà che le affida responsabilità e delega di autorità. E’ un organo collegiale nel senso che comprende direttore generale, vice direttori, capi o direttori addetti a ciascuna area funzionale. L’organo direttivo esercita le sue funzioni secondo una configurazione strutturale di tipo gerarchico (top/middle/lower level manager).

Il management scientifico e le sue evoluzioni

Management professionale e l’etica protestante – Il guadagno di denaro è il risultato dell’abilità di chi gestisce l’impresa. Il lavoro professionale è il compito assegnato da Dio ed è al servizio della via terrena della collettività. Il motivo fondamentale dell’economia moderna è stato individuato nel razionalismo economico inteso come ampliamento del lavoro che ha eliminato la sua dipendenza dai limiti fisiologici dati naturalmente alla persona umana. E’ una delle proprietà dell’economia privata capitalistica che sia razionalizzata sulla base di un calcolo matematico. L’avidità smodata del guadagno non si identifica minimamente nel capitalismo che invece si identifica in un impresa continua, razionale con un guadagno sempre rinnovato, alla continua ricerca della redditività. L’organizzazione razionale moderna dell’azienda capitalistica moderna non sarebbe stata possibile senza due importanti fattori di sviluppo: la separazione dell’amministrazione domestica dall’azienda e la contabilità o tenuta razionale dei conti.

Radici della gestione e organizzazione aziendale – Nascono i principi classici di management e si ha il bisogno di organizzare oltre che la fabbrica, anche l’impresa. Tra gli anno ’20 e ’30 l’imperativo diventa gestire e dirigere scientificamente le organizzazioni produttive. Si passa dalla divisione specialistica del lavoro e dalla burocratizzazione dell’autorità e dei poteri, all’esercizio del coordinamento e controllo del lavoro diviso. Si ha la diffusione dell’autorità secondo un processo scalare, la delega dei poteri, la leadership formale e informale, la trasparenza delle regole e la verifica dell’ampiezza del controllo. Nascono i principi di management intesi come “elementi di gestione e strutturazione organizzativa per creare un’impresa almeno intenzionalmente razionale e basata sul calcolo per ottenere insieme all’output anche un reddito”.

Evoluzione dei modelli di impresa – Nel Novecento abbiamo visto principalmente tre modelli: razionalistico di tipo fordista, barnardiano e post-fordista. Nel Nuovo Secolo si sviluppa l’impresa manageriale e globale. Con manageriale ci si riferisce a quelle imprese dove una gerarchia di manager prende le decisioni più importanti relative agli esercizi correnti dell’impresa proponendo anche investimenti. Notiamo anche che non c’è più solo globalizzazione, ma grandi imprese convivono con distretti locali di imprese e c’è co-presenza di modelli diversi di impresa (fenomeno del pluralismo organizzativo).

Era di internet – Nasce un nuovo modo di lavorare in rete e le tecnologie di comunicazione e informazione subiscono profondi cambiamenti. Viene però a crearsi quello che è stato definito da Bolognini il paradosso di internet: “quello di una tecnologia potenzialmente universale per la diffusione, la facilità di accesso e la fruizione, che consente alle persone di lavorare dovunque e in modo asincrono e, mentre da una parte libera e sviluppa le persone, dall’altra parte le incatena a ritmi di lavoro e modalità di processo produttivo tipici della prima rivoluzione industriale”.

Il governo dell’impresa: soggetto economico e assetti proprietari

La funzione di governo viene esercitata dalla proprietà, che crea organi deliberativi e di controllo ai fini di governance come da statuto, e viene rappresentata dal soggetto economico. Il soggetto economico è quella persona fisica o giuridica che è in grado di determinare le finalità e gli indirizzi dell’impresa esercitando al tempo stesso il controllo del capitale attinto alle fonti di finanziamento e il controllo della strategia aziendale. Si distingue dal soggetto giuridico che è quella persona fisica o giuridica cui si imputano il diritto di proprietà sul capitale netto aziendale e le obbligazioni contratte. Il soggetto economico si rileva nelle deliberazioni degli organi amministrativi dell’impresa. Questi i possibili assetti proprietari:

  • Totalitaria (100%): controllo tramite dominio, illimitata responsabilità personale.
  • Con assetto paritario (50%): controllo per spartizione (responsabilità al capitale sottoscritto).
  • Con maggioranza assoluta in capo ad un solo socio (51%): controllo pieno.
  • Con soggetto detentore di forte maggioranza relativa (35%): controllo stabile o facilmente stabilizzabile.
  • Frammentata con soggetto che assume caratteristiche di azionista di riferimento (10/15%): controllo instabile ma assicurato da intese o coalizioni (con patti parasociali).
  • Frammentata con più soggetti che formano un nucleo stabile (4%+5%+7%): controllo stabilizzato da un patto di sindacato.
  • Con azionista di riferimento o nucleo stabile condizionato da altri soggetti interni/esterni: controllo limitato da stakeholders (controllori degli interessi).
  • Proprietà dispersa: soggetto economico e top manager coincidono (controllo strategico manageriale).