Sviluppo e crescita non sono fenomeni inter scambiabili

Lo sviluppo induce trasformazioni settoriali mentre crescita si occupano solo della crescita economica. Questione demografica, della povertà, e sviluppo ecocompatibile sono temi dello sviluppo. Lo sviluppo ecocompatibile ha dato vita al filone della decrescita felice. Lo sviluppo sostenibile è un filone delle teorie della crescita.
Occorre prima sapere quali sono i vantaggi della crescita. Gli economisti non si sono mai interessati della decrescita.
Introduciamoci alle teorie della crescita. Occorre prima fare due cose: capirne gli origini e attrezzarci degli strumenti che consentono di capire le teorie.

Prima cosa: come avviene l’evoluzione culturale. L’evoluzione culturale tiene conto di due dimensioni: lo spazio e il tempo.

Sullo spazio siamo informati perché è la nostra dimensione prediletta. La dimensione temporale è più da poco tempo che è concettualizzata perché richiede strumenti che non esistevano: possiamo distinguere teorie statiche e teorie dinamiche (datano le variabile e cercano di comprenderne l’evoluzione nel corso del tempo). Già così capiamo l’origine keynesiana delle teorie della crescita. Nell’ottica di Harrods discepolo di Keynes che ha scritto in contemporaneo con teoria generale di Keynes la trading cicle e criticava Keynes per aver lavorato la teoria statica. Keynes in realtà il suo principio della domanda effettiva (processo di aggiustamento della offerta aggregato su domanda aggregata che fa convergere l’offerta alla domanda).

Se quindi tre livelli di reddito: reddito potenziale, di equilibrio e il processo di aggiustamento è dinamico quindi il sistema economico si muove a cicli. Se c’è gap tra Y c’è anche gap tra disoccupazione e se si vuole portare al pieno impiego bisogna far muove il Ye per portarlo a Y maggiore e allora occorre capire le determinanti del reddito per poi farlo salire.

Si può fare quindi politica monetaria (aumentare offerta di monete far abbassare il tasso di interesse, rendere conveniente gli investimenti e influire sul reddito) e politica fiscale (direttamente con infrastrutture e spesa pubblica) questa è una teoria statica che prescinde dal tempo.

Se il reddito di equilibrio esiste questo è dato da domanda aggregata. Poi faccio scomposizione della domanda poi c’è teoria del consumo, teoria dell’investimento, se faccio dipendere tasso da offerta e domanda di moneta ecc che trovo offerta aggregata e so dove intervenire. Poi ipotizziamo teoria del consumo di tipo lineare. Con la linearità si può scomporre: teoria del consumo abbiamo componente del reddito, componente della ricchezza, componente del tasso di interesse. Stessa cosa per teoria dell’investimento. Stessa cosa per il reddito di equilibrio cioè lo scompongo in politica fiscale e politica monetaria. Se questo è l’esito della teoria questa è statica dice Harrods. Per avere teoria dinamica occorre datare il consumo, l’investimento, il reddito.

Allora dice se la tua teoria si può sintetizzare con tre diversi livelli di reddito, dinamicamente significa che questi avranno un loro tasso di crescita.
Pt = f (P0,p,t) il problema è che se faccio un piccolissimo errore nella popolazione iniziale faccio un errore enorme. Per un periodo di tempo limitato, questo modello spiega bene l’andamento della popolazione. Delta P è la crescita della popolazione, p=deltaP /Pt-1. Applichiamo questo modellino al reddito:

Yt=Y0 + deltaY. Delta Y è la crescita economica che è la variazione che il reddito subisce tra un periodo e l’altro. Delta Y=yYt-1 che è il tasso di crescita. Yt=Y0(a+y)^t. La teoria degli stadi fa delle ipotesi: nel primo stadio il tasso è uguale, nel secondo ecc e nel terzo così allora se valgono queste ipotesi io posso fare previsioni. Come faccio qui a spiegare da cosa dipende il tasso di crescita dell’economia. Mi servono delle teorie che me lo spiegano: sono le teorie della crescita.

Posto che quella sia la crescita economica, la teoria della crescita serve per capire come varia il tasso di crescita nel tempo.

Y=Y0(1+y)^t

Yet=Ye0(

Yp

Il sentiero temporale di crescita quindi è quanto tempo ci vuole perché laYe arrivi a Yp.

Questa teoria si può applicare anche alla teoria del capitale:
Kt=Kt-1+deltaK
deltaK=kKt-1
Kt=K0(1+k)^t
delta K sono gli investimenti.

Lo stesso modello consente di definire evoluzione demografica, il reddito, il capitale.

L’offerta di moneta è un multiplo della base monetaria. La base monetaria è uno stock alimentato da flussi che sono i canali di formazione della base monetaria.

Bmt=BMt-1 + delta BM
delta BM sono i canali di formazione della base monetaria.
deltaM=mbm * deltaBM
Mt=M0 (1+m)^t

Che cos’è il progresso tecnico:
lambda t (stock conoscenze tecnologiche) = lambda t-1 + delta lambda t
delta lmbda t è il flusso di variazione dello stock delle conoscenze tecnologiche.
Poi deduco le altre due formule.

Stock delle conoscenze tecnologiche è la ricetta di tutte le merci. Il bene si fa così e così poi arriva
il celiaco e io devo modificare il prodotto allora c’è progresso tecnico che modifica lo stock delle conoscenze tecnologiche. Innovazioni sono il flusso con cui si costituisce il progresso tecnico.

Riepilogo lezione precedente: illustrazione dello strumentoo principe per le manipolazioni che faremo. La formula era il sentiero temporale di crescita: è la forma esplicita della soluzione di un modello con cui rappresentiamo il fenomeno. Abbiamo preso il fenomeno della popolazione mondiale perché è facile da maneggiare e imparare la differenza tra variabili stock e variabili flusso (è chiusa la popolazione mondiale, la regione liguria è aperta perché ci sono tassi in uscita e in entrata dalla regione). Presa questa variabile ha messo in evidenza il fatto che la pop mondiale è uno stock che viene alimentato dai flussi che abbiamo detto ora. Se scriviamo la relazione è questa Pt = Pt-1 + flusso di accrescimento.

Flusso di accrescimento è nati meno morti. Ma dobbiamo sempre aspettare la fine dell’anno per calcolare il flusso. Se vogliamo prevedere allora dobbiamo stimare il flusso di accrescimento. Lo stimiamo rapportandolo alla popolazione dell’anno precedente, l’ipotesi è se la popolazione dovesse crescere allo stesso tasso dell’anno prima allora la popolazione sarebbe questa.

La popolazione per raddoppiare dovremmo lavorare su questo fattore di crescita (1+p)^t per trovare il tempo che mi consenta di raddoppiare la popolazione. Per raddoppiare il fattore dev’essere uguale a 2. (1+p)^t = 2 se risolvo trovo quel famoso 70. per giudicare se è grande faccio tasso /70.

La popolazione mi serve per definire la crescita che è il PIL quindi applichiamo di nuovo quella formula. Le teoria della crescita cercano di spiegare perché le economie crescono a tassi diversi. Per capire che questo strumento è importante: la FED ha come obiettivo della propria politica monetaria quella di agire sulla q di moneta per fare crescita economica. Quel’è il nesso tra quantità di moneta e crescita economica? Ce lo spiega Keynes. Quantità di moneta * moltiplicatore = offerta di moneta. L’offerta di moneta influenza il tasso di interesse. Il consumo poi dipende almeno in parte dal tasso di interesse. Gli investimenti dipendono da a) il costo del bene strumentale b) i rendimenti netti attesi c) tasso di interesse.

Gli investimenti e i consumi sono inversamente proporzionali al tasso di interesse. Il reddito di equilibrio è componente autonoma * moltiplicatore +. la BCE deve occuparsi della stabilità dei prezzi. Qual’è il nesso tra la gestione dell’offerta di moneta e il livello generale dei prezzi? Teoria quantitativa della moneta: MV= YP (non è uguale ma è tre trattini). Per avere visione dinamica devo datare le variabili. MtVt=YtPt. Allora ho tutti quei sentieri: M0(1+m)^t * V0 (1+v)^t = Y0 (1+y)^t * P0 (1+p)^t. Facendo calcoli ottengo m + v = y + p (non è uguale ma è circa).

Dovrebbero esserci altri prodotti ma sono trascurabili perché molto piccoli. p = m+v-y. v=0 dicono i francesi allora poi dico che l’inflazione deve essere del 2% quindi se il tasso di crescita dell’economia è del 5% allora posso incrementare la moneta del 7%. e la risposta a che cosa influenza il tasso di crescita lo troviamo nelle teorie della crescita.