Imprenditorialità e managerialità
Quali situazioni consentono di mantenere una distinzione tra imprenditorialità e managerialità?
1 – Le funzioni di governo d’impresa si assumono per diritto di proprietà nella piccola impresa; per una delega di chi ha la proprietà.
2 – Coincidenza tra proprietà e controllo: si assommano negli stessi soggetti le facoltà che derivano dal diritto di proprietà: partecipazione agli utili, avere potere sull’impresa, amministrarla.
3 – Berle e Means: dal diritto di proprietà discendono tre facoltà/funzioni: a. partecipare con interesse economico al suo andamento; b. avere potere su di essa; c. agire nel suo interesse. Nessun comportamento da solo basta a gestire con successo l’impresa: si esercitano tutti.
Fasi/dimensioni processo di gestione |
Iniziatore o promotore (genera accadimenti nuovi) |
Continuatore o conservatore (conserva l’esistente) |
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Orientamento strategico | Identifica opportunità che altri non percepiscono; risorse = variabili dipendenti, non lo condizionano | Seleziona opportunità dell’ambiente in base alle risorse disponibili: innova poco | ||
Coinvolgimento strategico | Limita l’analisi per agire rapidamente; si fida della sua esperienza e capacità di previsione (modello rivolutivo) | Procede in modo evolutivo: gli serve tempo per innescare l’azione e per attuarla | ||
Impiego risorse | Procede per stadi e ne minimizza l’intensificarsi | Fa Analisi: pianifica, sceglie investendo in unica e completa soluzione | ||
Controllo risorse | Evita vincoli della proprietà, del rapporto di lavoro stabile; cerca flessibilità con uso risorse di terzi | Impiega risorse di cui ha pieno controllo con vincoli di proprietà dei beni materiali e rapporti dipendenza del fattore lavoro | ||
Struttura organizzativa | Piatta con relazioni informali che facilitano contatti diretti e informazioni necessarie | Privilegia formalizzazione organizzativa dei ruoli, deleghe di autorità, attribuzione di responsabilità; logiche gerarchiche |
4 – Il piccolo imprenditore esercita tutte queste facoltà o decide di delegare parti dell’amministrazione a managers in virtù di un regime di controllo fondato sulla proprietà quasi totale; proprietà e controllo restano di sua competenza.
5 – Nelle Piccole Imprese la presenza di manager non modifica il regime di coincidenza tra proprietà e controllo: i manager esercitano solo la facoltà dell’amministrare nei limiti delle deleghe conferite.
Differenza tra proprietà ed amministrazione:
corrisponde a quella tra posizione per agire e azione effettivamente svolta.
L’azionista di comando è l’imprenditore e, quindi, tale figura è ancora distinguibile da quella del manager.
La public company appare come fenomeno compiuto di separazione tra proprietà e controllo: il controllo dell’amministrazione prescinde dal diritto di proprietà e scompare la figura dell’imprenditore.
La coincidenza tra proprietà e controllo influenza gli assetti organizzativi della Piccole Imprese.
Altre differenze tra imprenditorialità e managerialità:
- Creare l’impresa e darle continuità;
- Patrimonio e carriera;
- Situazioni diverse nella Piccola Impresa e nella Grande Impresa rispetto ai ruoli e rispetto alle condizioni di esercizio del ruolo.
Verso la separazione tra proprietà e controllo dei diritti inerenti la proprietà:
a) Le società anonime, le società per azioni, la dispersione della proprietà;
b) Il controllo di minoranza: gli azionisti dispersi detengono la maggioranza della proprietà nominale. Un singolo o un gruppo ristretto, pur detenendo una quota minoritaria di capitale possono dominare le assemblee ed esercitare il controllo effettivo sull’impresa (sia come membri cda che attraverso i dirigenti cui è delegata l’amministrazione);
c) L’azionista di comando tiene il controllo perché può nominare organi di governo e managers di massimo livello;
d) Il capitalismo manageriale: l’imprenditore classico è scomparso; i managers amministrano e possono acquistare il controllo attraverso: deleghe degli azionisti dispersi (usano il diritto di proprietà), o “la capacità di organizzare su larga scala” e produrre utili e dividendi nelle grandi imprese.
Il controllo dell’amministrazione (o dei managers): quando la proprietà è frazionata da non esistere partecipazione anche di minoranza, i managers attraverso la facoltà di designare il comitato dei delegati (cui l’azionariato disperso può cedere il diritto di voto per nominare i consiglieri) di fatto governano l’impresa. Il controllo non si fonda su un diritto giuridico, ma su una situazione di fatto e si separa del tutto dalla proprietà. Se i managers acquisiscono il potere di controllo, ossia di governo dell’impresa, in essi si assommerebbe l’imprenditorialità e la managerialità: ma se c’è l’azionista di comando, chi comanda veramente la Grande Impresa?
EFFETTI DELLA COINCIDENZA TRA PROPRIETA’ E CONTROLLO SUGLI ASSETTI ORGANIZZATIVI DELLA PICCOLA IMPRESA
- Le mansioni sono costituite intorno alle persone;
- Scarsa considerazione delle variabili ambientali;
- Commistione tra aspetti politici (o strategici) ed aspetti operativi della gestione;
- Resistenza al cambiamento;
- Limitato orizzonte temporale (o di pianificazione);
- Scarso impiego di sistemi informativi e di tecniche di gestione;
- Forte limitatezza del tempo per compiti manageriali;
- Gli errori di gestione sono più incidenti.