Il problema di definire la piccola impresa

La piccola impresa la si studia perché: il comparto è numeroso, fornisce un forte contributo all’occupazione, è estremamente mobile (iniziano o cessano con frequenza), costituisce il tessuto produttivo italiano.

Relazione tra tipo di definizione e obiettivi

Dennis identifica 3 tipi di definizioni:

Criteri definitori

Definizioni Qualitative o concettuali (modalità di governo impresa)

Definizioni Quantitative o operative (numero addetti e fatturato)

Ibride

Unidimensionale 1. Impresa in cui il proprietario conosce i dipendenti.2. Impresa con solo un centro di profitto. 1. Impresa industriale con 10 fino a 100 addetti.2. Impresa con fatturato non superiore ai 20 miliardi. Nessuna per definizione 
Multidimensionale Impresa posseduta/gestita in modo indipendente e non dominante nel proprio settore 1. Impresa industriale (10-100 addetti) fatturato massimo 20 miliardi. 1. Impresa industriale Indipendente con 1200 dipendenti.2. Impresa senza filiali estere, con attività patrimoniali sino a 100 miliardi.

Definizioni ibride di importanza storica

U.S. Small Business Act (1953): “è piccola impresa quella la cui proprietà e gestione sono esercitate in modo indipendente e che non è dominante nel suo settore. Nel settore manifatturiero con 250 – 1500 addetti, a seconda dell’attività industriale prevalente”.

Rapporto Bolton (1971): “è piccola impresa quella con una quota di mercato relativamente piccola; diretta dai suoi proprietari; è indipendente per non essere parte di una grande azienda e i proprietari non subiscono controlli esterni nelle loro principali decisioni. La maggioranza delle imprese industriali con meno di 200 addetti vi rientra”.

Commissione Cee (1991): “è piccola impresa quella che ha meno di 50 addetti; ha un fatturato non superiore a 5 miliardi di Ecu; appartiene per non oltre un terzo a una grande impresa al fine di garantire un adeguato grado di indipendenza”.

Molte definizioni di piccola impresa possono essere accolte e/o respinte, non esiste una definizione di piccola impresa accolta, ciò che rileva è l’assetto proprietario.

Piccola impresa è quella con una proprietà indipendente, che considera l’incidenza dei fattori soggettivi e personali.

RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE 2003/361/CE C(2003) 1422 definizione del 06 maggio 2003. In Italia fino agli anni 90 imprese con un massimo 99 addetti erano circa il 98-99% con il 50-60% di occupati; dal 1996 in poi le imprese hanno terziarizzato col risultato di avere meno dipendenti ed essere ricomprese nella fascia da 1 a 49 dipendenti e da 1 a 249 dipendenti.

ISTAT

UE

 

Micro impresa 1-10 -10 dipendenti, fino a 2 ML fatturato In Italia, anche con forme artigianali, lavoro diretto manuale dell’imprenditore, produzione non standardizzata, basso livello meccanizzato attività.
Piccola impresa +10-99 10-49 dipendenti, tra 2 ML-10 ML Imprenditore accentra i processi decisionali, opera in reti, strategie organizzative semplice, patrimonio limitato, limiti nelle opinioni strategiche, poca tecnologia. 95% delle imprese italiane ha meno di 10 addetti.Vantaggi: flessibilità organizzativa e produttiva. Limiti: tanti componenti della famiglia; accentramento decisioni porta impoverimento patrimonio umano del personale e dei soci); la cerchia degli azionisti sempre chiusa all’esterno della famiglia porta sotto capitalizzazione).
Media impresa 100-499 50-249 dipendenti, 10-50 ML Asse portante dell’industria italiana.Opera in settori tipici made in Italy, esporta all’estero, manifattura beni per persona/casa, sempre in crescita (da piccole a medie, da medie a grandi) Struttura finanziaria solida. Elementi distintivi: orientamento al prodotto unito a orientamento al cliente, orientamento allo sviluppo unito a orientamento alla razionalizzazione per essere sempre efficiente
Grande impresa Più 500 250 e oltre dipendenti, + 50 ML Elevata quota di mercato detenuta, settore (energia, assicurazione, banca, automobili, aerospazio, difesa), forte apporto di manager nelle attività di governo, organizza autonomamente i fattori produttivi, potere di condizionamento dei soggetti esterni, struttura a gruppo con responsabilità ai manager per accrescere creatività, innovazione, flessibilità

Imprese attive nell’industria e nei servizi: 4,3 milioni con numero di addetti occupati: 16,8 milioni.

4 milioni di imprese hanno meno di 10 addetti = 95% del totale con addetti occupati: 47%

3,5 milioni di imprese con 10-49 addetti = Addetti occupati: 21%

Medie imprese (50-249 addetti) = 12% con 2 milioni di addetti

Imprese con oltre 249 addetti = 0,08% (3.435 imprese) con addetti = 20% (3,3 milioni di persone).