I risconti su contributi in conto capitale

Talvolta lo stato o altri enti pubblici conferiscono somme quale contributo destinato alla realizzazione o allo sviluppo di immobilizzazioni materiali o di progetti di ricerca. Questi contributi da rilevare per competenza, possono essere contabilizzati secondo modalità differenti. Esempio ho una concessione di 1000 per l’acquisizione di un impianto dal valore di 2000 ammortizzato in 5 anni al tasso costante del 20%.

La prima alternativa descritta dal documento numero 16 dell’OIC prevede di considerare il contributo come ricavo pluriennale avente una competenza relativa a tutti gli anni di vita utile del cespite, quindi il contributo viene registrato inizialmente come un ricavo e poi sospeso al termine dell’esercizio con la tecnica del risconto passivo, facendo in modo che ad ogni esercizio sia attribuita al Conto Economico una quota di 200, dal momento che la quota di ammortamento dell’impianto in ogni esercizio sarà di 400, nel Conto Economico l’incidenza del costo relativo a tale cespite sarà di 400-200, al netto quindi dell’effetto contributo, che risulterà però formalmente distinto dalla quota di ammortamento in quanto riepilogato in A.5. La seconda alternativa è quella di portare immediatamente il contributo a diretta rettifica del costo del cespite.