Di cosa si occupa un economista?

Di tutti i fenomeni della vita umana che hanno a che fare con la ricchezza.

Due sono i filoni principali: la Microeconomia e la Macroeconomia.

Da essi nascono numerose branche. Economia internazionale (branche della macro), economia industriale (è più vicina alla micro, si occupa dei servizi di interesse pubblico emessi dal servizio pubblico), economia del lavoro, economia sanitaria.

A quale filone appartiene la finanza? Appartiene ad entrambi i punti di vista, si può vedere dal punto di vista del singolo operatore o dal punto di vista del mercato, chi ha scritto il libro si occupa di entrambe le cose.

L’evoluzione della finanza è più rapida di quella delle norme che la regolano.

Ogni operatore economico mira da sempre alla massimizzazione dei propri interessi (Adam Smith).

Quindi è necessario stabilire delle regole:

  • Common law (sistema anglosassone): tutto è permesso salvo ciò che è espressamente vietato;
  • Civil law (sistema dell’Europa occidentale): tutto è vietato salvo ciò che è espressamente permesso.

Il sistema di common law in vigore negli USA ha favorito i presupposti per la crisi (nascono strumenti finanziari complicati e questi sono consentiti perché non è ancora vietato dal sistema legislativo quindi possono proliferare strumenti molto complessi e di cui non si ha la consapevolezza dei loro effetti).

Perché i paesi tendono ad uniformare le legislazioni in merito al controllo sulla finanza? In Italia la tassazione sul lavoro è maggiore di quella sui capitali, chi fa lavorare i capitali sono i ricchi e sono tassati meno quindi non è una cosa molto etica.

Ma la mobilità dei capitali è molto più veloce di quella dei lavoratori, infatti anche se vi fosse un paese a 10000 km di distanza che ha una tassazione del lavoro del 5% è difficile che ci sposteremmo.

Se invece ci sono legislazioni diverse in Europa sui capitali allora immediatamente i capitali si sposterebbero.