Nuove regole per l’assegno mensile INPS
Scopri come ottenere il supporto economico dall’INPS destinato a chi presenta una parziale riduzione della capacità lavorativa. Requisiti essenziali, compatibilità con altre agevolazioni e le ultime novità legislative.

Per molte persone che vivono con una capacità lavorativa ridotta, il sostegno finanziario dell’assegno mensile è una vera e propria ancora di salvezza. Erogato dall’INPS, questo contributo economico si rivolge a chi presenta una disabilità compresa tra il 74% e il 99%, e se da un lato offre un sussidio necessario, dall’altro prevede un insieme di regole che i beneficiari devono comprendere a fondo.
Un’aiuto economico per una vita dignitosa
L’assegno mensile di assistenza rappresenta un fondamentale contributo finanziario per chi subisce una significativa perdita della propria capacità lavorativa, con percentuali che spaziano dal 74% al 99%. Per l’anno 2025, l’importo è stato fissato a 336,00 euro al mese, e verrà versato per un totale di 13 mensilità l’anno. Non appena viene presentata la domanda, i richiedenti possono aspettarsi l’erogazione già dal giorno successivo, salvo diverse disposizioni della commissione medica.
Una caratteristica distintiva di questo assegno è la sua accessibilità anche a coloro che sono attualmente impiegati o non hanno mai versato contributi previdenziali. Tuttavia, esistono delle limitazioni: non è possibile cumulare questo supporto con altri sussidi derivanti da invalidità a seguito di guerra, lavoro o servizio. Ad esempio, non è compatibile con prestazioni INAIL simili o con pensioni per invalidità da altre gestioni previdenziali obbligatorie. In caso di cambiamenti delle condizioni personali, i beneficiari devono comunicare eventuali incompatibilità entro un mese, avendo la possibilità di optare per il trattamento più favorevole.
Requisiti e criteri per accedere all’assegno nel 2025
Quali sono le condizioni da rispettare per beneficiare di questo assegno? I candidati devono avere un’età compresa tra i 18 e i 67 anni e soddisfare determinati requisiti sanitari e amministrativi. La riduzione della capacità lavorativa deve essere del 74% o superiore; in caso contrario, si possono esplorare altre agevolazioni come protesi o esenzioni per motivi sanitari. È richiesto che i richiedenti siano cittadini italiani, ma possono partecipare anche i cittadini dell’UE e gli extracomunitari con un permesso di soggiorno valido da almeno un anno.
In termini di reddito, non deve superare i 5.771,35 euro annualmente. Le domande vanno presentate attraverso il portale ufficiale dell’INPS, utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS, o per mezzo di patronati e associazioni di categoria. Nel 2025, al raggiungimento dei 67 anni, l’importo verrà convertito automaticamente in assegno sociale, con un adeguamento a 538,69 euro.
Iter per la richiesta dell’assegno

Il procedimento per ottenere l’assegno si articola in due fasi principali. La prima consiste nella compilazione di un certificato medico da parte del medico di famiglia, che verrà inviato direttamente all’INPS. Questo documento deve attestare patologie invalidanti e fornire diagnosi dettagliate. Nella seconda fase, il richiedente, o un intermediario, deve presentare la domanda ufficiale entro 90 giorni tramite il portale INPS, includendo il certificato medico già compilato.
Per quanto riguarda le diagnosi oncologiche, c’è la possibilità di richiedere un aggravamento durante l’accertamento. Una volta ricevuta la domanda, l’INPS la trasferisce all’ASL per programmare una visita medica di accertamento. Le patologie oncologiche prevedono una visita entro 15 giorni. In generale, la procedura di accertamento dura fino a 45 giorni, culminando con l’emissione di un verbale medico-legale che dettaglia la percentuale di invalidità e le modalità di erogazione del sostegno. Sebbene l’assegno ordinario di invalidità richieda un rinnovo triennale, questo assegno rimane valido finché sono rispettati i requisiti sanitari e reddituali previsti.