Nuove normative per pazienti oncologici nel 2025

Autore:
Antonella Palumbo
  • Giornalista

Nuove normative per pazienti oncologici nel 2025

Le revisioni basate sui documenti evitano visite fisiche, offrendo vantaggi significativi ai pazienti oncologici, se la documentazione inviata è completa.

Visite, Mediche
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Cambiamenti nelle Procedure di Accertamento: La svolta della Visita Unica

La nuova normativa introduce significative modifiche nelle pratiche legate a invalidità e Legge 104, con l’obiettivo di una gestione più efficace e trasparente delle richieste.

Il quadro normativo della Legge 104 e delle invalidità previdenziali ha subito un’importante trasformazione con l’arrivo della “visita unica”, una riforma stimolata dalla Legge di bilancio n°207/2024. Tale innovazione ha l’obiettivo di snellire l’ingombrante burocrazia, cercando di imprimere un’accelerazione al processo e garantirne una maggiore chiarezza. Quali cambiamenti, dunque, porterà questa evoluzione a chi ha bisogno delle agevolazioni legate all’invalidità?

La visita unica rappresenta un’approccio strategico che fonde in un solo appuntamento le valutazioni che prima venivano eseguite separatamente da INPS e Commissioni ASL. Questo cambiamento non solo riduce i tempi di attesa per i beneficiari, ma elimina anche quelle sovrapposizioni che complicavano l’ottenimento dei diritti previsti dalla Legge 104 del 1992. A sostegno di queste novità, l’INPS ha diffuso il messaggio n°188/2025, chiarendo i dettagli operativi di queste nuove procedure.

Nuove Pratiche per i Pazienti Oncologici

Tra le rilevanti innovazioni apportate dalla legge di Bilancio 2025, si distingue il comma 167 dell’articolo 1, che aggiunge il comma 3-bis all’articolo 33 del decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62. Questa modifica normativa permette, fino alla fine del 2025, di condurre le revisioni per i pazienti oncologici esclusivamente sulla base dei documenti esistenti. Ma qual è il vantaggio di questa semplificazione? Permette di evitare le visite fisiche, purché la documentazione sia completa e adeguata.

I pazienti ricevono una richiesta per inviare la documentazione entro 40 giorni. Se i documenti sono ritenuti completi, il giudizio medico-legale può basarsi esclusivamente sugli atti ricevuti. Questo processo non esclude la possibilità di una visita fisica, che deve comunque rispettare i tempi stabiliti.

Parallelamente, simili procedure sono state attivate in nove province selezionate per la sperimentazione della valutazione di base: Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste. Queste aree attendono indicazioni dettagliate dalle Direzioni regionali e metropolitane dell’INPS per implementare le nuove pratiche.

Modifiche alla Revisione di Altre Patologie

Le rivoluzioni introdotte non si fermano alle patologie oncologiche. Per diverse condizioni non oncologiche, si prevede la revisione degli atti, in conformità all’articolo 29-ter del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76. Con questo approccio, l’INPS incoraggia l’evitamento di revisioni superflue, specialmente nei casi di malattie cronico-degenerative o situazioni stabili senza prospettiva di miglioramento.

Il decreto legislativo n. 62/2024 rispecchia l’intento di applicare un criterio di semplificazione e pragmatismo. Per chi soffre di tali condizioni, la visita accorpata consente di rispondere, in modo integrato, sia ai criteri di invalidità civile che alle esigenze previdenziali.

Strumenti Operativi per Implementazione Efficace

La questione non si limita al quadro normativo, ma investe anche l’ambito pratico. Prima di organizzare le convocazioni, le sedi devono verificare la disponibilità di altre visite, al fine di una pianificazione efficace. L’idea è che, in caso di accertamenti multipli, si crei un unico appuntamento per svolgere tutte le valutazioni necessarie. I beneficiari saranno informati tramite il sistema “SIGAS” o direttamente presso le sedi.

In circostanze di accertamenti differenziati, si dovranno redigere due verbali distinti: uno per gli aspetti assistenziali e uno per quelli previdenziali. Nei casi oncologici, resta centrale l’urgenza con cui le revisioni devono aderire ai tempi dettati dal decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4. La nuova procedura si propone di concludersi rapidamente, entro tre mesi dall’inizio degli accertamenti, al fine di assicurare ai cittadini un’esperienza meno complessa e più diretta.