Incremento dei Prezzi per i Cenoni di Natale e Capodanno tra il 2% e il 5%
Un’altra stagione natalizia si avvicina e con essa le tradizionali cene in famiglia, tuttavia, quest’anno ci attendono delle sorprese meno piacevoli, come rivelato dall’indagine dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori. L’aumento dei prezzi rischia di alleggerire non solo le tasche, ma anche i piatti delle famiglie italiane che si preparano a festeggiare con i cenoni delle festività.
Secondo quanto analizzato, i costi della cena della vigilia di Natale e del cenone di Capodanno registreranno un incremento che oscillerà tra il 2% e il 5%, rappresentando un vero e proprio ostacolo per molte famiglie italiane. L’analisi del fenomeno ci porta a interrogarci su come questo incida nel panorama economico delle famiglie e quali strategie si potrebbero adottare per mitigare l’impatto dei rincari.
Un Occhio ai Menu: Classico e Low Cost
Un viaggio tra i menù di Natale e Capodanno mostra chiaramente le differenze di prezzo tra le diverse opzioni. L’indagine permette di comprendere i costi associati a due tipi di menù: quello classico e quello definito “low cost”. Quest’ultimo sta guadagnando popolarità proprio a causa delle difficoltà economiche.
Il menu classico della cena natalizia si attesta sui 46,41 euro a persona, in crescita del 5% rispetto all’anno precedente. Per chi opta per una versione più economica, la spesa è di circa 26,52 euro a persona, con un rincaro del 3%. Il Capodanno non fa eccezione: il costo del menu classico sale a 57,82 euro e quello economico a 32,84 euro, entrambi con un aumento del 2%.
Le Strategie per Contenere i Costi
Di fronte a questi prezzi, le famiglie italiane si trovano a dover prendere decisioni difficili. L’Osservatorio evidenzia come molte famiglie si vedano costrette a ridurre la quantità e la varietà delle portate, un elemento che tolgono un po’ di magia alle celebrazioni. Per cercare soluzioni, si consiglia di approfittare delle promozioni nei supermercati e di orientarsi verso i prodotti surgelati, meno costosi di quelli freschi.
Una crescente tendenza a optare per i menu “ristretti” è motivata dalla necessità di risparmiare, offrendo una riduzione significativa della spesa totale: fino al 52% a Natale e al 61% per il cenone di Capodanno. Questo adattamento diventa essenziale in un contesto di stagnazione dei redditi e inflazione.
Le Festività tra Rinunce e Tradizione
Nonostante i rincari, la tradizione natalizia resiste. Per molti, Natale e Capodanno rappresentano momenti in cui, nonostante le difficoltà economiche, si cerca di preservare almeno in parte il significato e il calore delle feste. L’Osservatorio sottolinea che il 70% delle famiglie sceglierà di trascorrere le festività a casa, riaffermando la centralità della dimensione domestica e familiare, seppur con un occhio più attento alla spesa.
Il periodo delle festività rappresenta un campo di sperimentazione per strategie di risparmio e, al contempo, un baluardo della tradizione. Le sfide economiche spingono a soluzioni creative e fanno emergere nuovi modi di celebrare, mentre si cerca di mantenere intatto lo spirito delle feste. Così, tra rincari e accortezze, le famiglie italiane si preparano a vivere un Natale che, seppur a costo maggiorato, rimarrà un momento di unione e condivisione.

