Le componenti strutturali del sistema d’impresa
L’azienda è costituita da un complesso di persone e di mezzi economici organizzati, diretti, con interazione e complementarietà, al raggiungimento delle finalità poste da coloro che l’hanno istituita. Più in particolare, l’elemento personale con l’ausilio di mezzi economici nonché di un supporto organizzativo, svolge una data attività in vista di prefissati risultati aziendali. Le componenti del sistema Azienda sono, pertanto, tre: le persone, il patrimonio, l’organizzazione.
Considerando che, al di fuori dell’azienda individuale e delle aziende societarie più piccole, queste componenti si presentano piuttosto articolate, è preferibile, riferendosi agli elementi costitutivi dell’Azienda, adoperare il termine “struttura”, e quindi, individuare quelle componenti con i termini di struttura del personale, struttura patrimoniale, struttura organizzativa. Le prime due strutture sono anche dette strutture materiali, tangibili, nel senso che si vedono e si toccano, mentre quella organizzativa è una struttura immateriale o intangibile, considerando che essa non cade sotto i nostri sensi, pur se è visibile attraverso una rappresentazione grafica, che può coglierne, sia pur in sintesi, la sua articolazione.
Circa l’importanza degli elementi costituenti il sistema Azienda, è fuor di dubbio che l’organizzazione ne rappresenta il fattore più rilevante ai fini del suo buon funzionamento. Non bastano i migliori uomini ed i capitali più ingenti, per il raggiungimento delle date finalità aziendali, senza una idonea struttura organizzativa che coordini i primi ed i secondi interattivamente e complementari verso, appunto, quelle finalità. In altre parole, accade per la componente organizzativa del sistema Azienda, ripetiamo, elemento intangibile, quello che accade per tutti gli elementi immateriali, invisibili, che – al di là degli schemi formali – essendo costituiti, nella loro essenza, da valori umani, muovono di fatto qualunque gruppo sociale, e quindi, anche, la nostra Azienda.
Un accenno, infine, ai risultati in vista dei quali l’azienda viene istituita e retta, che sono rappresentati dalla congrua remunerazione delle persone che, direttamente o indirettamente, partecipano a vario titolo alla creazione di nuova ricchezza, creazione che rappresenta lo scopo per il quale l’azienda viene costituita. Le categorie di soggetti che direttamente o indirettamente partecipano alla produzione di nuova ricchezza sono fondamentalmente quattro e sono rappresentati dall’imprenditore, dalla forza lavoro, dai finanziatori a titolo di prestito, dallo Stato, la cui congrua remunerazione – risultato è rappresentata, rispettivamente, dal reddito o profitto, dagli stipendi, dagli interessi attivi, dalle imposte.
Aggiungiamo che, l’azienda vive in un sistema competitivo i cui componenti sono rappresentati fondamentalmente dalla propria clientela e dalle imprese concorrenti. Tra i risultati, pertanto, che il soggetto economico d’impresa vuol conseguire, un posto di indubbia importanza va anche dato ai risultati competitivi, rappresentati sinteticamente dall’offerta di prodotti che incontrino il favore della clientela quanto a prezzi e caratteristiche qualitative. Quanto alla priorità e quindi all’importanza comparativa di tali risultati, è indubbio che l’imprenditore ― sopportando maggiormente rispetto agli altri interlocutori d’impresa e direi anche elettivamente, il rischio d’impresa ― cerchi di conseguire il maggior risultato positivo, che possa remunerare, pertanto, congruamente, il proprio capitale investito nonché la sua attività imprenditoriale.
Ciò potrebbe far pensare che i risultati economici, o volgarmente il profitto dell’imprenditore, abbia una posizione prioritaria rispetto ai risultati degli altri interlocutori d’impresa, rappresentati, com’è ormai noto, dai risultati sociali (riassumendo in tale espressione, le remunerazioni del personale dipendente, le remunerazioni dei fornitori di capitale di prestito, il pagamento delle imposte) e dai risultati competitivi. In realtà, così non è in quanto nella moderna teoria dell’impresa ― che vede questa come un sistema di componenti interattivi e complementari al raggiungimento delle finalità istituzionali ― la congrua remunerazione dell’imprenditore ― che ripetiamo rappresenta oggettivamente la sua aspirazione primigenia di esso in quanto sopporta il rischio d’impresa ― deve sapersi coniugare sinergicamente con la congrua remunerazione di tutti gli altri interlocutori d’impresa, da considerare pertanto in posizione paritaria e non subordinata rispetto all’imprenditore.