Contante rivalutato: la BCE ne elogia il ruolo cruciale in tempi di crisi

Autore:
Antonella Palumbo
  • Giornalista

Contante rivalutato: la BCE ne elogia il ruolo cruciale in tempi di crisi

Un documento della Banca Centrale Europea sottolinea l’importanza strategica del denaro contante come strumento di resilienza nei momenti di emergenza: da risorsa trascurata a bene rifugio.

MONETA,
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Un tempo considerato un retaggio del passato, oggi il contante conquista una nuova centralità, con tanto di riconoscimento ufficiale da parte della Banca Centrale Europea. In un’anticipazione del bollettino economico intitolato “Keep Calm and Carry Cash”, l’istituto di Francoforte ne evidenzia i punti di forza: è tangibile, resistente, sempre accettato, utilizzabile anche offline e, soprattutto, rappresenta un rifugio sicuro. Caratteristiche che, nei momenti di instabilità, lo rendono uno strumento insostituibile.

Secondo l’analisi, la disponibilità di contanti può diventare determinante per affrontare crisi improvvise o disservizi dei sistemi digitali. “Durante le emergenze, il contante emerge come elemento chiave nella gestione della quotidianità,” evidenzia il report.

Dalla pandemia all’invasione russa: quando il cash fa la differenza

Il documento ripercorre alcuni eventi recenti in cui la domanda di banconote è esplosa. Durante la pandemia da Covid-19, l’incertezza prolungata ha spinto i cittadini ad accumulare contanti per sicurezza. La guerra in Ucraina ha mostrato un aumento localizzato della domanda nelle zone più vicine al conflitto. Anche il blackout iberico dello scorso aprile ha dimostrato come, in assenza di infrastrutture digitali funzionanti, il contante sia rimasto l’unico mezzo di pagamento affidabile.

Un altro esempio è la crisi del debito sovrano in Grecia, durante la quale si sono registrati ripetuti picchi nella richiesta di contanti, legati alle tensioni politiche ed economiche. In ciascuno di questi casi, la presenza fisica di denaro ha contribuito a calmare gli animi e a ridurre il senso di vulnerabilità.

Le raccomandazioni: tenere contante in casa per 72 ore

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In alcune aree d’Europa, le istituzioni si stanno già muovendo in questa direzione. Olanda, Austria e Finlandia consigliano ai cittadini di mantenere una riserva di contante tra i 70 e i 100 euro per componente familiare, sufficiente a coprire le necessità essenziali per tre giorni in caso di emergenza. In Finlandia si valuta persino l’introduzione di sportelli bancomat “a prova di blackout”, progettati per garantire l’accesso al contante anche in caso di interruzioni di corrente.

Singolare il caso dell’Austria: la banca centrale di Vienna sta studiando un sistema di distribuzione diretta delle banconote ai cittadini, con l’obiettivo di assicurare continuità nei pagamenti anche in scenari di crisi estreme.

“Conforto e controllo”: il valore sociale del denaro fisico

Gli economisti Francesca Faella e Alejandro Zamora-Pérez, autori dell’analisi, ribadiscono che il ruolo del contante non si limita al semplice pagamento. “Il fascino del denaro contante è amplificato dalla sua natura tangibile, che offre conforto e controllo,” spiegano. Per molte persone, specialmente quelle più avverse al rischio, possedere denaro fisico rappresenta una forma di sicurezza psicologica oltre che pratica.

Il contante, concludono gli esperti, produce anche un “beneficio sociale” e un’“esternalità positiva” in situazioni critiche: contribuisce a rafforzare la resilienza collettiva e a garantire l’inclusione finanziaria, soprattutto per chi ha scarso accesso agli strumenti digitali.