Come richiedere il bonus INPS per centri estivi 2025

Autore:
Antonella Palumbo
  • Giornalista

Come richiedere il bonus INPS per centri estivi 2025

Il bonus offerto dall’INPS per i centri estivi è dedicato ai figli di dipendenti e pensionati della Pubblica Amministrazione, di età compresa tra i 3 e i 14 anni. Scopriamo insieme come accedere a questa vantaggiosa opportunità.

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Con l’attesa della pubblicazione del bando 2025, si prevede che i criteri di partecipazione ricalcheranno quelli degli anni passati. Analizziamoli nel dettaglio, senza farci sfuggire alcun termine importante.

Requisiti e Figure Destinatarie del Bonus Centri Estivi

La pubblicazione ufficiale del bando per il bonus centri estivi INPS 2025 è ormai imminente. Questa agevolazione consente ai figli dei dipendenti pubblici e dei pensionati di accedere a un rimborso delle spese per i centri estivi nel periodo che va da giugno ai primi giorni di settembre. I destinatari sono principalmente i bambini di età compresa tra i 3 e i 14 anni, compresi gli orfani e i minori affidati regolarmente, iscritti a centri estivi in Italia.

Rientrano tra gli aventi diritto coloro che sono iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, così come coloro che fanno capo alla Gestione dipendenti pubblici. Anche se la data di apertura delle domande non è ancora nota, si prevede che le modalità di adesione e i criteri rimarranno invariati rispetto al passato. Il contributo può arrivare fino a 100 euro a settimana, e viene concesso per un massimo di 4 settimane, anche non consecutive, per i servizi proposti da un unico fornitore scelto dai genitori.

Modalità di presentazione della domanda e strumenti necessari

Per inoltrare la domanda, si utilizzerà esclusivamente il canale telematico. È necessario accedere all’area riservata del sito INPS utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS e selezionare “Centri estivi” sotto la sezione “Prestazioni Welfare”. È cruciale seguire attentamente le istruzioni del sistema e inviare la richiesta entro il termine stabilito dall’INPS, che lo scorso anno cadeva il 26 giugno, suggerendo una scadenza simile anche per il 2025.

Per essere considerati per la graduatoria, necessiterai di una DSU aggiornata, essenziale per il calcolo del valore ISEE, un aspetto fondamentale per determinare il possesso dei requisiti per il contributo. Osserva che una volta inviata, la domanda non è modificabile. Eventuali errori richiedono una nuova sottomissione.

Il bonus non può essere cumulato con altre agevolazioni simili, come i programmi Bandi Estate INPSieme per l’Italia e l’estero 2025, oltre ad altri rimborsi forniti da enti diversi.

Graduatoria dei beneficiari e assegnazione del contributo

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Per la stesura della graduatoria finale, l’INPS mette in primo piano gli orfani, i loro parenti stretti e i soggetti disabili, che non abbiano già usufruito del bonus nel 2023 o 2024, inoltre, la selezione avviene secondo l’ordine crescente dei valori ISEE. L’importo rimborsabile è determinato sulla base diretta dei costi sostenuti dal richiedente. Questo viene calcolato in percentuale rispetto alla cifra più bassa tra la spesa dichiarata e il limite massimo di 100 euro settimanali, sempre correlato al valore ISEE.

Nella tabella riportata dall’INPS, la percentuale del rimborso varia a seconda delle diverse fasce ISEE, fino al massimo riconoscibile che corrisponde al 100% per valori sotto gli 8.000 euro. In aggiunta, per i giovani affetti da disabilità grave, il contributo può aumentare del 50% per le spese di assistenza. È essenziale indicare correttamente questa casella al momento dell’invio della domanda.

Al termine della fase di raccolta delle domande, l’INPS pubblicherà la graduatoria e i beneficiari dovranno fornire tramite il sito istituzionale le informazioni riguardanti l’iscrizione, la durata del soggiorno, gli importi pagati e l’IBAN per ricevere il versamento. Il mancato rispetto del termine per l’invio di queste informazioni comporterà la perdita del bonus. Infine, i pagamenti sono previsti entro la conclusione dell’anno.