Novità sui bonus dipendenti 2026: verso una miglior detassazione

Novità sui bonus dipendenti 2026: verso una miglior detassazione

Con la Legge di Bilancio 2026, il Governo punta a rafforzare il potere d’acquisto dei lavoratori con una maxi detassazione dei premi di produttività: l’imposta scende all’1% e il tetto sale a 5.000 euro.

50, Euro
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Le novità sui bonus per i dipendenti continuano a essere un argomento centrale nelle recenti Manovre. Con la Legge di Bilancio 2026, si prospettano ulteriori sviluppi nella detassazione dei premi di produttività.

Una maggior protezione per le buste paga

La Legge di Bilancio 2026 prevede un investimento di 2 miliardi di euro dedicato alla tutela delle buste paga dei lavoratori. Una delle principali novità è un significativo passo avanti nella riduzione fiscale applicata ai bonus dipendenti. L’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività sarà ridotta all’1%. Questo rappresenta un’evoluzione rispetto alla flat tax del 10%, già ridotta al 5% nel 2023. Tuttavia, questa agevolazione riguarda solo determinate situazioni lavorative, non essendo applicabile a tutti i dipendenti.

Secondo il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, i contratti aziendali e territoriali coinvolti coprono potenzialmente circa 5 milioni di lavoratori. Questo dato evidenzia come le modifiche normative possano impattare una significativa porzione della forza lavoro.

Novità 2026: dettagli sulla detassazione dei premi di produttività

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La bozza del Disegno di Legge di Bilancio 2026 introduce ulteriori interventi sui regimi di tassazione dei premi di risultato, legati a parametri come produttività e qualità. Attualmente, i bonus erogati in connessione con specifici obiettivi vengono tassati con un’imposta sostitutiva che è stata recentemente abbassata al 5%, nei limiti di 3.000 euro lordi.

Per gli anni 2026 e 2027, sono previste due significative novità: l’abbassamento della flat tax all’1% e l’incremento del limite di applicazione a 5.000 euro. Tuttavia, secondo l’ultimo report del Ministero, pubblicato a metà settembre, questi benefici finanziari potrebbero non essere accessibili a tutti, considerati i valori medi attuali che risultano più contenuti.

Detassazione dei premi: modalità di funzionamento e requisiti

La strada verso una maggiore detassazione dei premi è una continuazione delle politiche avviate negli anni precedenti. Questa agevolazione riguarda i lavoratori con un reddito annuo fino a 80.000 euro, una soglia da verificare in riferimento all’anno precedente l’erogazione del bonus.

Crucialmente, i premi destinatari delle agevolazioni devono essere legati a risultati chiaramente misurabili, seguendo i criteri definiti dal decreto interministeriale del 25 marzo 2016. L’imposta sostitutiva del 5%, destinata a scendere all’1%, si applica a somme previste da contratti aziendali o territoriali stipulati da associazioni sindacali rilevanti.

Al 15 settembre 2025, 17.827 contratti di questo tipo risultavano attivi, con una forte concentrazione, oltre il 70%, nelle regioni del Nord, come Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.