Costi di ricerca e sviluppo

Per questi costi la questione più rilevante è sempre stata stabilire entro quali limiti potessero essere capitalizzati, dal momento che il Codice Civile non fornisce indicazioni precise,se non la generica indicazione che possono figurare al punto B.I.2 dell’attivo Patrimoniale. Il documento numero 24 specifica che i costi capitalizzabili riguardano quelli relativi alla ricerca applicata e allo sviluppo mentre i costi connessi alla ricerca di base devono essere spesati al Conto Economico nell’esercizio di sostenimento in quanto sostenuti in modo ricorrente.

La ricerca di base è definita dal documento numero 24 come l’insieme delle indagini non precisamente finalizzate verso determinati risultati. La ricerca applicata si caratterizza invece per l’esistenza di uno specifico progetto verso il quale sono diretti gli sforzi dell’azienda.

Per lo sviluppo invece il documento numero 24 stabilisce che questi consistono nell’applicazione dei risultati delle ricerche precedenti fino al momento nel quale sia iniziata la produzione destinata alla vendita o all’utilizzo interno del risultato.

Questa distinzione trae ragione dal fatto che nella fase di ricerca di base non sono dimostrabili i probabili benefici futuri, mentre i costi relativi alla fase di ricerca applicativa e sviluppo possono essere capitalizzati al verificarsi di certe condizioni,perché la nascita di simili attività i sviluppo implica che l’azienda ha la volontà di realizzare un quid novi da cui potranno discendere futuri ricavi.

La capitalizzazione dei costi di ricerca e sviluppo richiede comunque il congiunto verificarsi delle seguenti condizioni:

  1. Chiara definizione del progetto, e misurabilità dei costi necessari per la ricerca applicata e lo sviluppo del prodotto/processo;
  2. Realizzabilità del progetto e possesso di risorse;
  3. Ricuperabilità dei costi tramite ricavi futuri derivanti dal progetto.

La determinazione dei consumi da includere nel costo di ricerca applicata e sviluppo comprende tutti gli oneri sostenuti a partire dal momento nel quale sono riscontrabili i requisiti di identificabilità,controllo,misurabilità ed utilità.

Si includono sia costi diretti (personale, ammortamenti, materie, servizi, purché specificatamente impegnati in tali attività) sia costi indiretti (no generali e amministrativi). Processo di ammortamento di 5 anni a quote costanti. L’ammortamento dei costi di ricerca e sviluppo capitalizzati deve iniziare dal momento in cui la risorsa è utilizzabile nei processi produttivi. Esso è poi effettuato generalmente a quote costanti o,più prudenzialmente,per quote decrescenti. Se il progetto di ricerca e sviluppo portasse invece all’ottenimento di un brevetto,si dovrà trasferire nella voce brevetti il costo non ancora ammortizzato del progetto,assieme ai costi necessari per il riconoscimento del brevetto.