New Public Management

1. Comporta una riduzione dell’intervento pubblico nell’economia (troppo debito e S&P ci declassa. Allora i soldi che erano dati alle AP e con cui si sovvenzionavano le imprese che erano diventate pubbliche perché c’era stato lo stato imprenditore e il pubblico aveva tutto, quindi ciò era necessario per poter pagare i debiti dell’Italia); privatizzazioni – meno bisogni pubblici (certi bisogni pubblici cioè che erano soddisfatti dallo Stato adesso non vengono più considerati tali, lo Stato si tira indietro, lo Stato privatizza.

Esempio: l’Enel che aveva comprato pacchetti azionari in tantissime imprese del settore energetico e l’ha fatto funzionare benissimo e poi ha venduto il pacchetto azionario dell’Enel e con i soldi ha pagato il debito. Sennò altre volte dice che il bisogno è soddisfatto dalle imprese in concorrenza e crea authorities con cui controlla che la concorrenza vada bene).

2. Ridimensionamento dell’amministrazione centrale dello stato per essere più vicino ai bisogni; inizia il decentramento amministrativo – federalismo – creano agenzie (cosa ne sa Roma dei bisogni che hanno i liguri piuttosto che quelli che vivono in puglia o in veneto, allora il soddisfacimento di certi bisogni è demandato alle regioni che sono più vicine al territorio e son più vicine alle comunità che servono.

Si inizia a parlare del federalismo, siccome i soldi sono prelevate alle persone che vivono su quel territorio allora avviciniamo le persone che pagano all’Amministrazione Pubblica. Si creano agenzie per essere ancora più vicini, tipo agenzia per l’ambiente).

3. Ridimensionamento delle Amministrazioni Pubbliche sovradimensionate (certi poteri vengono demandati ad altri che sono più vicini alla specificità del bisogno ed è quello di prima.

Qui invece si dice che ci sono Amministrazioni Pubbliche che sono diventate enormi perché il politico aveva potere in funzione di quanto assumeva e quindi assumeva più che poteva (logica burocratico – formale). Questo dimensionamento ha senso se produco tanto, ma se non produco tanto e ho solo dei picchi in cui i 5.000 posti letto li copro tutti allora questo sovradimensionamento).

Se generano costi fissi e non economie di scala: riduco l’ospedale di San Martino e se ho un picco di bisogno dove le metto? Allora si sono creati meccanismi di competizione e compro dei posti a villa serena o a villa azzurra che è privata.

4. Enfasi sulla misurazione e rendicontazione dei risultati misurazione e valutazione delle performance; le risorse sono limitate: si deve operare con economicità, efficienza ed efficacia prima l’obiettivo era l’occupazione, quando aveva bisogno di soldi chiedeva i soldi a Roma se gliene servivano.

Adesso invece ti do le risorse che servono per produrre un certa quantità e qualità di servizi, solo che non riesce a fare bene questo lavoro cioè tipo dire con 1.000 fai una buona sanità. Parte dei finanziamenti sono dati in funzione delle performance quindi c’è valutazione della performance.

Economicità operare in una logica di risorse limitate e si deve operare con efficienza ed efficacia.

5. Introduzione di logiche competitive (tra le Amministrazioni Pubbliche, per quel 10% di finanziamento dell’università di Genova si compete con gli altri atenei italiani e in funzione di come è stato brava riceve più o meno soldi): meno costi e più qualità; separazione tra soggetto titolare del servizio pubblico e soggetto erogatore (cioè l’Amministrazione Pubblica si rende conto di non avere le competenze per realizzare certe tipologie di servizi e allora inizia ad essere il titolare del servizio ma lo fa fare agli altri allora gli enti locali fanno produrre i servizi a società per azioni di cui hanno 100% del pacchetto azionario e come amministrativi mettono persone molto qualificate).

Il new public management (opera su due fronti)

Il contenimento della spesa rispondere meglio ai bisogni:

  • Privatizzazioni;
  • Ridimensionamento delle Amministrazioni Pubbliche ridimensionamento dello Stato;
  • Performance (efficienza) e performance (efficacia qualità/quantità);
  • Logiche competitive logiche competitive (portano a più qualità).

Performance, se a Roma c’era un buon politico allora si va a piangere miseria e ti danno più soldi.

Logiche competitive che portano a ridurre i costi ad esempio nella sanità, se si vede che il costo della struttura pubblica è superiore al costo della struttura privata allora compro le prestazioni dal privato. Allora la struttura pubblica se vede che rischia che la regione Liguria rischia di dare servizi al privato allora rischia di vedersi ridotto il potere e il politico non ci sta).

Cosa ha comportato il NPM

  • La riforma della regolamentazione e semplificazione attività amministrativa (prima c’erano mille autorizzazioni da chiedere, mille timbri, svincolare da queste logiche e snellire la gestione).
  • La ridefinizione assetti organizzativi interni con adozione di nuovi modelli organizzativi; esempio: dipartimentalizzazione Università, Sanità (nell’università ad economia ci sono tre dipartimenti cioè c’è delega di responsabilità a livelli più bassi e si avvicina l’utente al produttore del servizio, non si tiene la responsabilità tutta nelle mani di uno, ciascuno ha delle responsabilità) caratterizzati da decentramento delle responsabilità alle unità organizzative di base.
  • L’enfasi alla valutazione delle performance (gli organi devono realizzare delle performance e sono responsabili delle performance che conseguono in un certo periodo di tempo e tutto è orientato al raggiungimento degli obiettivi); adozione di sistemi di budgeting e controllo di (non deve arrivare all’utile ma deve fissare degli obiettivi di qualità e quantità e verificare se sta raggiungendo quegli obiettivi oppure no) gestione, sviluppo di indicatori di risultato, controllo strategico e valutazione delle politiche (devo valutare le politiche perché l’organo politico determina degli obiettivi tipo il comune di Genova decide se privilegiare la produzione di posti all’asilo nido o per gli anziani e poi l’amministrativo dovrà darsi da fare per seguire quella linea politica che è stata prodotta dal politico. Il politico è responsabile delle scelte politiche).

Con il NPM le Amministrazioni Pubbliche devono essere trasformate in aziende:

  • Le Amministrazioni Pubbliche sono considerate unità di produzione;
  • Nel produrre devono operare con economicità, quindi con efficacia ed efficienza;
  • Vi è responsabilità dei risultati ottenuti che devono essere comunicati con trasparenza alla collettività: esigenze di politica e manageriale. L’organo politico che ha deciso di sviluppare gli asili nido comunica la sua decisione e fa vedere il risultato e gli amministrativi anche devono comunicare;
  • Chi opera, avendo responsabilità di risultati, esige autonomia gestionale (il politico detta gli obiettivi di fondo, l’amministrativo li realizza ma in autonomia).