L’economia nel 1600

1600

  • 1602: fondata la VOC olandese (fine predominio portoghese sull’Oriente)

–          mercato dei titoli VOC (nascono i futures)

–          la VOC è la prima SPA

  • 1602: fondata la compagnia delle Indie Orientali inglesi (Virginia Company: Nord America)
  • 1604: fondata la compagnia delle Indie Orientali francesi (Richelieu, funzione antispagnola)
  • 1619: bancarotta spagnola (sotto Filippo IV)
  • 1621: fondata la compagnia delle Indie Occidentali olandesi
  • 1625: fallimento VOC Occidentali; Nuova Amsterdam diventa New York
  • 1630-1660: recessione nell’industria tessile
  • 1641: i francesi fondano Montreal in Canada
  • 1647-1656: Spagna: crisi demografica; Inghilterra e Irlanda: soltanto una crescita ridotta
  • 1648: si conclude la guerra dei 30 anni con la pace di Westfalia
  • 1651: Inghilterra: divieto di sbarcare merci da navi non britanniche (Navigation Acts)
  • 1660: Francia (Luigi XIV): produzione di beni di lusso

–          ultima ad impegnarsi nelle imprese transoceaniche

–          Colbertismo: burocrazia (Stato finanziario) e protezionismo (scopo bellico)

  • 1663: Staple Act: protezionismo coloniale inglese (Join Stock Companies)
  • 1682: affitto della compagnia delle Indie Orientali francesi ad una società privata
  • 1694: nasce la Banca d’Inghilterra
  • 1699: inglesi e francesi soppiantano gli olandesi nel Nord-America

L’espansione europea nell’XVII secolo

Demografia

Il 1600 è un secolo di forte ristagno demografico a causa del rapporto tra terra coltivabile ed esigenze alimentari.

A partire dal 1590 l’Europa venne colpita da carestie quindi la popolazione spesso mal nutrita diventava terreno fertile per malattie. In Spagna tra il 1647 ed il 1656 mentre in Inghilterra si limitò solamente il trend di crescita.

Vi fu un calo della domanda dei prodotti soprattutto del settore primario.

Il vero crollo dei prezzi si ebbe nei primissimi anni del secolo XVIII e derivò dall’aumento della produttività nell’agricoltura inglese. Questo fenomeno generò un passaggio dall’agricoltura al pascolo. Si registrò deflazione. Tale processo andava tutto a vantaggio dei grandi proprietari terrieri.

Tecnologie e nuove colture

Il XVII secolo non rappresentò, dal punto di vista tecnologico, un periodo di grandi progressi.

L’allevamento e la produzione di cereali erano inversamente proporzionali.

Tra il ‘500 e il ‘600 si sperimentò la rotazione triennale.

Il mais, importato dall’America, fu preferito al frumento perché poteva garantire rese superiori.

La terra era lavorata dai coloni sottoposti a corvées o affittata come locazione a canone fisso o mezzadria.

L’Europa orientale era il “granaio” del continente. La bassa densità demografica creava eccedenze.

La Polonia, la Romania e la Russia avevano ristabilito la servitù della gleba ma rappresentò un peggioramento delle condizioni di vita dei contadini.

Corporazioni e protoindustria

Le corporazioni sono state accusate di essere una delle cause del declino delle città italiane. La figura del mercante imprenditore fu protagonista fino alla rivoluzione industriale, sovente era membro di una corporazione. Nacque il putting – out system ossia il lavoro a domicilio.

Nel caso francese la manifattura fu assoggettata ad un rigido controllo statale.

I Paesi Bassi e l’Inghilterra avevano conosciuto un incremento urbano.

La domanda di manufatti del vecchio continente divenne uno dei maggiori motivi di scontro tra Stati colonizzatori. Nel ‘600 la leadership venne assunta dall’Inghilterra. In Inghilterra e in Olanda l’iniziativa fu privata.

La Spagna non era in grado di far fronte alla domanda delle colonie, perciò l’oro e l’argento americani presero ben presto la via di Amsterdam.

Nel 1619 Filippo IV dichiara bancarotta. Il 1600 segnò l’affermazione del mercantilismo.

L’Olanda

Il centro finanziario e manifatturiero di maggiore importanza fu Bruges, fino al XV secolo e quello successivo la leadership passò ad Anversa.

Le principali città delle province del nord aderivano alla lega Anseatica, dalla quale furono escluse nel corso del XV secolo. Nonostante l’esclusione dalla Lega, nel 1471 venne sancita la libertà di commercio nel Mar Baltico anche per le navi olandesi.

Anversa era la capitale finanziaria, Amsterdam assumeva l’assoluto predominio nel Baltico.

Nel 1581 la regione meridionale rimase sotto il controllo spagnolo mentre la settentrionale dichiarò l’indipendenza. Fu decisivo l’appoggio dell’Inghilterra e la superiorità in mare che segnò l’inizio del declino spagnolo.

Uno dei fattori che favorì il successo dell’Olanda fu il grande esodo di protestanti. Amsterdam divenne il centro propulsivo dello sviluppo, mentre ci fu la decadenza di Anversa determinata dal blocco del porto.

Il vero salto di qualità avvenne quando gli Olandesi si inserirono nei commerci con l’Oriente (compagnia olandese delle Indie orientali: VOC, fondata nel 1602), superando il predominio portoghese.

Il ruolo olandese sarebbe stato ridimensionato solo dall’inizio della rivoluzione industriale.

Gli olandesi non poterono più contare sul sale portoghese così non esitarono a gettarsi nelle avventure coloniali in Asia.

Poiché le azioni della VOC erano al portatore, si creò un mercato dei titoli, divenne a tutti gli effetti una SPA. La VOC lasciava molta libertà d’azione ai rappresentanti della compagnia.

La compagnia olandese delle Indie occidentale nacque, invece, nel 1621 e si differenziò da quella orientale perché cercò di costruire colonie più radicate.

La Borsa di Amsterdam attirava capitale da tutta Europa grazie ai tassi che rimasero bassi. Essa aveva il compito di garantire ogni titolo di credito.

La VOC si comportava come una lobby (gruppi di pressione) ossia influenzava la politica economica estera.

La Francia

Stato con bassa densità demografica. A Parigi si abbozza il mercato fondiario. L’esito di questo fu la mezzadria e l’affitto a breve termine delle terre.

Nel 1630 il tessile cresce ma dalla prima grave crisi demografica entra in una profonda recessione fino al 1660 dove la tendenza si inverte.

Durante il regno di Luigi XIV l’industria francese raggiunse i vertici mondiali nella produzione di beni di lusso. Il Regno di Francia fu l’ultimo ad impegnarsi nelle imprese transoceaniche.

Richelieu era in funzione anti – spagnola. Nel 1641 venne fondata Montreal.

Nel 1682 le navi della compagnia delle Indie orientali vennero affittate ad una società privata.

Nota: Il mercantilismo aveva come obiettivo principale il raggiungimento dell’attivo nella bilancia commerciale.

Colbert cercò di sanare le finanze pubbliche in deficit a causa delle guerre e di dotare la Francia di un settore manifatturiero e di una marina competitiva. L’istituzione di una chambre de Justice servì per decretare multe salatissime e per abbassare arbitrariamente gli interessi sui prestiti.

Colbert fece la scelta di puntare sulla qualità delle produzioni e non sul contenimento dei costi.

L’enquete (indagine sullo stato economico della Francia) sottolineò il ritardo anche commerciale dovuto anche alla debolezza della flotta.

Il Conseil d’Etat era il supremo organo di giustizia amministrativa nelle controversie tra contribuenti ed esattori. Il limite del mercantilismo colbertista stava nelle sue motivazioni.

Il dirigismo colbertista dotò la Francia di un sistema burocratico.

L’Inghilterra

Si ampliò la quota di pascolo nelle campagne perché le new draperies erano tessuti meno pregiati ma più a buon mercato.

La Virginia Company era la compagnia che gestiva la colonizzazione nel nord America. Londra divenne, al pari di Amsterdam, una nazione colonizzatrice ed esperta nella riesportazione.

Nota: Le enclosures e gli atti di navigazione

In Inghilterra, alla base della futura industrializzazione vi era soprattutto il nuovo assetto socio-economico ed istituzionale, oltre alla non belligeranza ed alla minor incidenza delle crisi demografiche.

Le classi più ricche fecero 3 strade per estendere i possedimenti: 1. la trasformazione dei contratti colonici da lungo a breve termine e da trasmissibili ereditariamente a non trasmissibili. Questo segnò la fine del sistema della signoria feudale. 2. l’acquisto di lotti di terra dai piccoli proprietari, colpiti dal crollo dei prezzi. 3. l’accaparramento degli openfield, ovvero i terreni comuni.

Nel 1651 fu introdotto a tutti i porti inglesi il divieto di sbarcare merci da navi che non battessero bandiera britannica.

Nel 1663 si stabilì, con lo Staple Act, che le colonie potessero comprare solo in Inghilterra i prodotti di cui avevano bisogno.

Il Parlamento garantiva anche per i debiti del Regno. La nobiltà inglese acquistava azioni delle compagnie. Nel 1694 nacque la Banca d’Inghilterra.

Il mondo agricolo e quello commerciale erano rappresentati in parlamento e nessuna istituzione rappresentativa in Europa era paragonabile alla camera dei Comuni.