Il censimento della popolazione: tra passato e presente

Il censimento è una delle attività più evidenti delle statistiche ufficiali. È quella che maggiormente si collega al concetto di statistica come misurazione delle grandezze relative allo stato, parola legata allo stato. Come al solito partiamo un pochino dalla parola. Censimento si compone di Censere e di Mentum, due parole latine, lo possiamo ricondurre ad un atto del contare, annoverare, stimare, principalmente una attività di conteggio. Nel momento in cui la concentrazione delle persone supera una certa soglia, bisogna contare, per vedere quanti siamo, se ci siamo tutti. Quando ci sono, non so se abbiate ancora le compagnie oceaniche del liceo quando si arriva ai bar a 27, quanti siamo? Ci dobbiamo contare.

Il censimento della popolazione e delle abitazioni: è l’insieme delle operazioni di progettazione, raccolta, analisi e diffusione di dati di carattere demografico, culturale economico e sociale di tutti gli abitanti del paese. Da subito, dall’antichità, nei luoghi dove c’era aggregazione di persone era necessario procedere al conteggio della popolazione presente. Una delle più vecchie, antiche citazioni di censimenti:

  • Attorno al 3500 avanti Cristo troviamo i conteggi in Mesopotamia;
  • 3000 avanti Cristo in Cina ed India;
  • 1400 a.C. Mosè conta gli israeliti. Non che abbia interesse particolare a citarlo, ma questo censimento citato non a caso nel libro dei Numeri della Bibbia conta e ci dà i risultati: Fate il censimenti di tutta la comunità degli Israeliti, secondo le loro famiglie, secondo il casato dei loro padri, contando i nomi di tutti i maschi, testa per testa, dall’età di venti anni in su, quanti in Israele, possono andare in guerra.

Abbiamo le fondamenta del censimento come lo concepiamo noi seppure con alcune differenze. Tutta la comunità: carattere di universalità anche se parziale. Secondo le loro famiglie: raggruppati per famiglie. In fin dei conti anche noi quando facciamo il censimento abbiamo il foglio di famiglia. Ogni famiglia riceve il libretto del censimento e bisogna scrivere nome cognome data di nascita di famiglie residenti nella stessa abitazione. Secondo il casato dei padri. Contando il nome di tutti i maschi testa per testa. Non si contano le famiglie, ma le unità statistiche del censimento che è la persona. Non è proprio universale come lo intendiamo oggi. Dall’età di 20 anni in su. Quanti in Israele possano andare in guerra. Ecco che troviamo una delle ragioni per le quali nel 3500 e 3000 1400 a.C. si fanno i censimenti, sono ragioni militari. Il re, signore principe doveva sapere di quanti soldati doveva contare, quante persone potevano andare in guerra. Voleva sapere anche quanti di quelli si potevano ribellare. Se tu controlli un territorio e sai che ci sono 10 mila persone stanzi una forza militare ma con 100 mila altre. Le ragioni iniziali del censimento erano essenzialmente di tipo militare. Chi ha veramente portato il censimento a livelli stratosferici è stato l’Impero romano. Teniamo conto che per fare un censimento sono necessarie due cose: essere tanti in un’area delimitata, se siamo tanti e sparpagliati non c’è concentrazione, siamo noi tre, gli altri lontani e sono pochi anche loro. Ma Cina India e Mesopotamia erano terre fertili, dove era concentrata la popolazione, dove si sono sviluppate le principali civiltà antiche. Ecco che è necessario sapere quanti fossero. Oltre avere la popolazione concentrata in piccole zone, bisognava anche avere una struttura statale o parastatale che consentisse di procedere a questo conteggio. Per il mondo occidentale, l’unica struttura che si era veramente sviluppata a livello regionale importante era l’Impero Romano. La Grecia era limitata a delle città, le famose città stato. L’impero di Alessandro Magno era troppo breve per poter durare, per sviluppare una struttura statale e non strutturato per effettuare censimenti e poi si è sfaldato dopo la morte di Alessandro Magno, qualcosa c’è stata coi persiani. A livello puramente occidentale la prima struttura statale che si è sviluppata è stata l’impero romano. Si sono sbizzarriti i romani, hanno fatto una quantità enorme di censimenti. Quali erano le finalità?

  • Di tipo militare, quante unità dislocare sui diversi territori e province per poterlo controllare;
  • Tributarie: per la stima dei tributi dovuti in base a beni posseduti. Quante persone ci sono, quanti soldi devo incassare da ciascuna provincia. Se non so i contribuenti non riesco neanche a stimare il gettito fiscale.

Chi è stato l’imperatore che ha portato lo sviluppo del censimento è stato Ottaviano Augusto, in un periodo di pace e calma, ha iniziato, ha continuato e sviluppato questa regolare attività di censimenti. Ottaviano Augusto è a cavallo dell’anno zero. I censimenti dell’età augustea possono essere suddivisi in tre categorie:

  1. Censimenti universali: fatti per conteggiare i cittadini militari. Se ricordate l’esercito romano era fatto solo di romani, non anche di barbari. Almeno quasi sino alla fine dell’impero. Tra le ragioni che vengono addotte oltre alle questioni economiche, per la caduta dell’impero romano c’è stata anche l’introduzione di popoli barbari all’interno dell’impero;
  2. Censimenti provinciali: per determinare la ricchezza e la tassazione del territorio, per sapere quanto si doveva prendere come gettito fiscale, rivediamo la seconda ragione vista prima, ragioni tributarie;
  3. Censimenti di alleati: l’impero romano aveva degli alleati, o degli stati tributari.

È chiaro che per uno stato alleato dover dire quanto erano i propri residenti equivaleva a dire se facciamo una ribellione siamo tot. Con questa tipologia di censimenti l’impero romano sapeva qual era la potenziale minaccia di ribellione in uno dei paesi alleati. Solitamente niente di questo era molto gradito, in particolare le ragioni tributarie e i censimenti di alleati. Solitamente ad ogni censimento corrispondeva una rivolta. L’informazione statistica era troppo importante. I censimenti dell’età Augustea, non pensate che ve lo chieda all’esame, solo per vostra informazione, avevano una discreta regolarità, dal 30 avanti Cristo al 36 dopo Cristo:

  • 30 a.c. Egitto
  • 28 Universale per l’esercito
  • 27 a.c. Gallia
  • 15 Egitto
  • 12 Gallia
  • 10 Sicilia
  • 8 Universale, dopo all’incirca una generazione.
  • 2Egitto
  • 7 Cirenaica
  • 6 d.c. Siria e Giudea
  • 14 Universale
  • 16 Gallia
  • 36 Spagna Lusitania e Cappadocia

Per avere sempre una informazione sull’impero. Ne osservate uno in particolare? Siria e Giudea. Perché Gesù che era nazzareno è nato a Betlemme? Perché c’era il censimento. Giuseppe e Maria stavano andando verso Gerusalemme per registrarsi per il censimento.

Arriviamo al Medioevo. Buco temporale notevole tra la caduta dell’impero romano e il Medioevo. Con la caduta dell’impero romano, arrivano i barbari e non portano la struttura statale ben strutturata. Quella struttura statale dei romani viene a collassare, viene a mancare il concetto di stato, (lo stato moderno viene a svilupparsi da questo periodo in poi), di fatto viene a mancare la struttura che possa condurre lo studio censuario. Arriviamo a censimenti spot, sparpagliati, non contemporanei nei posti dove si va a formare maggiormente una identità statale. Nel 1886 – 1887 Guglielmo il Conquistatore, l’ultimo che ha conquistato l’Inghilterra, preso possesso del suo regno, ha iniziato un censimento preciso e puntuale per descrivere beni, persone e terre del suo regno, chiamato Domesday Book = Libro del giorno del giudizio. Non c’era niente, neppure un pezzo di terra, un maiale, capra e pecora che potesse scappare a questo censimento, come nessuno scapperò al giorno del Giudizio. Censimento meticoloso per finalità puramente, esclusivamente fiscali. Ci sono stati altri censimenti di tipo meno interessante. Il ruolo più importante a livello di dati storici del periodo medioevale o tardo medioevale sono quelli raccolti dalla Chiesa, nel mondo occidentale dove la chiesa cattolica si è andata a diffondere maggiormente. Pur non essendo veri e propri censimenti la struttura della Chiesa è molto capillare è quanto più simile si possa ipotizzare essere una struttura statale a livello europeo. Avevamo i registri per ogni parrocchia dei:

  • Battezzati
  • Matrimoni
  • Defunti
  • Stati delle anime (parrocchiani vistati nelle case per la benedizione pasquale)
  • Fuochi (intesi come famiglie)

In realtà, tutto ciò è stato reso obbligatorio a partire dal 1545 – 1563 con il Concilio di Trento. I dati più interessanti e completi sono disponibili per lo più dal tardo XVI secolo in poi, fine 500. Nel 1600 peste in Europa che ha fatto stragi. Molto spesso ci sono dati di alcuni comuni prima del passaggio della peste e dei paesi vicini dopo la peste, si perde una visione di insieme. Due comuni, uno ha la popolazione prima della peste molto alta, uno dopo la peste ed è molto basso, non si costruisce la popolazione per un paese o regione in un certo anno con precisione. È un po’ complicato. Finalmente le nazioni iniziano a formarsi, arriviamo allo stato moderno. Tra il 1700 e 1800 gli stati si formano in maniera più stabile: Francia, regni germanici, paesi scandinavi, Stati Uniti, sono paesi che si formano e consolidano come paesi, con strutture amministrative centralizzate. Questi paesi, nel nord Europa, in particolare Svezia e Norvegia, effettuarono rilevazioni di carattere:

  • Periodiche
  • Simultanee
  • Nominative
  • Universali
  • Neutrali

Il censimento moderno ha queste 5 caratteristiche.

  • Periodiche. Bisogna dare una periodicità, regolarità, temporale all’indagine censuaria. Noi facciamo censimento ogni dieci anni. Mussolini aveva provato ogni 5 anni ma poi scoppia la guerra e non li facciamo più.
  • Simultanee. Abbiamo visto il problema: prima peste e dopo peste. È importante che il censimento venga condotto su un territorio nello stesso istante, con riferimento alla stessa data. Il censimento dell’anno scorso aveva come data di riferimento mi pare il 16 ottobre. Sappiamo popolazione residente o soggiornante in Italia al 16 ottobre. Anche se viene compilato successivamente a quella data, i dati che si chiedono fanno riferimento a quella data in maniera tale che siano uguali per tutti.
  • Nominative. Contate testa per testa, ogni singola persona. Rilevazione nominativa di ogni singola persona.
  • Universali. Non voglio solo sapere chi ha più di vent’anni. Voglio conoscere tutti gli italiani, anche i neonati, senza discriminazioni di genere. Se andiamo a vedere la frase che abbiamo visto sulla conta degli Israeliti solo maschi no, noi vogliamo anche le femmine, senza discriminazione di religione o altro.
  • Neutrali C’è stata una piccola discussione in ambito cittadino, senza che i rispondenti siano invogliati a mentire. Se devo rispondere al censimento, do informazioni vere e rimango fregato perché sono un evasore fiscale e mi beccano, do informazioni sbagliate anche al censimento. Se mi viene garantito che i miei risultati non vengono mai utilizzati per finalità fiscali, tributarie, allora sarò più invogliato a dire il vero.

Se ricordate, il Secolo aveva scritto: coi dati del censimento il comune scoverà i furbetti dell’IMU o una cosa del genere. Il comune non potrà mai avere accesso e sapere le informazioni che i cittadini danno all’Istat. L’Istat ha garantito e garantisce che i dati raccolti attraverso il censimento non verranno mai utilizzati per altra finalità se non quella dell’Istat: conoscere gli italiani e le risposte. Non verranno mai utilizzati per incroci per esempio con la anagrafe tributaria. Potete essere d’accordo o meno, è il punto fondamentale per la neutralità delle risposte nel censimento. Dev’essere neutrale per far si che gli italiani non siano intenzionati a mentire, non abbiano vantaggi a mentire o svantaggi a dire il vero. Ci sono problemi che possono emergere che sono non banali. Quando si entra nella pratica di queste attività ci sono problemi di varia natura. Per esempio, a Genova è abbastanza facile che chi ora è Italiano sia nato in Italia, Genova è sempre stata in Italia. Chi rispondeva al censimento a Trieste è nato austriaco ma loro si sentono nati italiani. La cittadinanza dei genitori era italiana o straniera? Per forza straniera per forza, Trieste era del regno asburgico. Ci sono problemi pratici che complicano le rilevazioni dei dati. Censimenti moderni: 1749 Svezia, 1769 Norvegia Spagna, 1790 Stati Uniti. Il 1776 è importante in quanto il censimento non è stato effettuato ma anche per altre motivazioni. Chi ha pubblicato cosa? Adam Smith pubblica la ricchezza delle nazioni, quali Irlanda, Australia ed Olanda.