Bilancio annuale di previsione

Caratteristiche

Ha un contenuto finanziario, contiene entrate e spese, (non contiene nient’altro, non contiene l’aspetto economico della gestione (non contiene costi ne ricavi) né la gestione patrimoniale (soltanto entrate e spese).

Ha un contenuto finanziario di cassa (sono le entrate che si prevedono di incassare e le spese che si prevedono di pagare) e un contenuto finanziario di competenza (è la competenza finanziaria, entrate che si prevedono di accertare ovvero di avere il diritto a riscuotere, e le spese che si prevedono di impegnare, ovvero le spese che sorga l’obbligazione ad effettuare), quindi spese di cassa ciò che si prevede di pagare, di competenza ciò che si prevede di impegnare, ad esempio il gettito fiscale, si ha un diritto ad incassare però si possono dover dare delle agevolazioni fiscali.

È vincolante e autorizzatorio: vincolante, esiste un vincolo a poter effettuare quella spesa per quel determinato importo e di quella specie, è un vincolo quantitativo e qualitativo, vincolato per un importo e per una determinata voce (qualitativo – destinazione). Vi è la possibilità di fare una variazione ma essa deve essere approvata dallo stesso organo che ha approvato il bilancio di previsione, quindi dal parlamento. Autorizzatorio, nei limiti quantitativi previsti nel bilancio di previsione (il budget per le imprese è una guida per la gestione, qui non è una guida ma un vincolo).

È composto da due documenti: il bilancio politico e il bilancio amministrativo o gestionale.

È una novità, prima non c’era questa duplicazione era un unico documento, su ogni voce il parlamento doveva scrivere un parere. Le esigenze della duplicazione sono diverse, vi è l’esigenza di approvare questi documenti, c’è bisogno di discutere delle singole voci, più la voce diventa ampia più la voce discrezionale passa dal parlamento al governo, più la voce è dettagliata più c’è potere decisionale da parte del parlamento e più si vincola l’amministrativo a rispondere alla voce in modo adeguato, più il vincolo è stringente.

  • Bilancio politico, è un documento sintetico che viene approvato dal Parlamento.
  • Bilancio amministrativo gestionale, è un documento più analitico ed è uno sviluppo del bilancio politico, le voci di dettaglio rappresentano un vincolo per i dirigenti ministeriali, si ha uno spostamento di potere dal parlamento al governo. Il MEF quindi dopo che è stato approvato dal Parlamento il bilancio politico, d’intesa con tutti gli altri Ministeri, predispone il bilancio amministrativo gestionale (il Governo predispone tutte le voci di dettaglio che compongono il documento, innovazione introdotta negli anni ’90).

Ogni documento prevede (Bilancio politico e Bilancio amministrativo gestionale):

  • Uno stato previsionale di entrata; lo stato previsionale di entrata è un’unica tabella in ogni documento dove si prevede quello che andrà riscosso. In Italia le entrate affluiscono principalmente al Ministero dell’economia e finanza.
  • Stati previsionali di spesa distinti per i Ministeri, sono tanti quanti sono i ministeri (con portafoglio – ovvero che hanno un dicastero alle spalle – un bilancio a parte, tutti i ministeri con portafoglio possono fare delle spese). Nel bilancio dello Stato ci sono solo i ministeri con dicastero, quelli tradizionali (dicastero è uno degli apparati amministrativi in cui si articola la pubblica amministrazione, al quale è preposto un membro del governo).