Il ruolo professionale
Passaggio verso una prevalenza della condizione soggettiva ha una tappa in quello che è definito ruolo professionale che è una realtà definitoria che privilegia l’aspetto del ruolo (le caratteristiche della persona sono rilevanti) e professionale (la professionalità è rilevante).
Si riferisce a ciclo di prestazioni nella sua globalità e continuità non vado a misurare il tempo nella sua singola cosa (ruolo professionale dei docenti, il contenuto professionale caratterizza i diversi ambiti disciplinari, e poi c’è qualcuno che interpreta un ruolo che interpreta nel modo in cui lo svolge) la presenza di un processo operativo da ottimizzare (devo fare lezione in un certo modo) il contributo qualitativo del problem solving quindi gli elementi forti diventano cosa sa fare, azioni e attività mentre prima c’era schema rigido.
Il ruolo ha due dimensioni: prescrittiva (deve rispettare norme e gerarchie) e discrezionale.
Quello che cambia è che i rapporto tra le due dimensioni può essere molto diverso.
Nel primo c’è prevalenza della condizione oggettiva quindi scenario taylofordista.
Via via arrivo alla situazione opposta.
Il ruolo è caratterizzato da convivenza tra queste due dimensioni, c’è complessità maggiore ma anche realismo maggiore.
Tipologie di ruoli
E’ la progettazione generale che definisce cosa si deve fare.
Se implica sequenza di mansioni oppure responsabilità sugli obiettivi.
È la situazione che richiede la presenza di prescrittivo tipo anagrafe.
Le dimensioni del ruolo
Tecnica: presidia la complessità del processo quindi dipende dalle conoscenze che interessano.
Relazionale: declina le relazioni tra collaboratori o coi clienti.
Gestionale: sono sempre presenti ma diversamente mixate.
Non si può fare una valutazione della posizione senza aver fatto una descrizione della posizione.
Analisi della posizione: non è tale se non possiede almeno questi elementi: scopo della posizione
dimensione della posizione nell’organigramma e nel contesto dell’attività.
Principale finalità della posizione: requisiti professionali nella posizione.
Responsabilità ® primaria, condivisa, contributoria, remota.
Per pesare una posizione usiamo sempre il carattere primario, se non c’è prendiamo il condiviso, sennò contributoria sennò ci dobbiamo chiedere se ha senso che quella posizione esista.
Team di valutazione delle posizioni: un esperto che deve avere un patentino, un elemento delle risorse umane anche il direttore, lo staff di quello che dovremmo prendere.