Auto vecchie? non è ancora finita: con Move-In puoi circolare
Con l’inasprirsi delle normative anti-smog e l’arrivo di nuovi blocchi alla circolazione, per moltissimi automobilisti italiani la situazione si complica. In particolare, dal 1° ottobre molte regioni del Nord bloccheranno l’uso dei veicoli diesel Euro 5 durante la settimana. Scopri tutte le informazioni utili.

Il blocco delle auto Euro 5: una stretta che colpisce milioni di italiani
Il percorso delle politiche ambientali è ormai chiaro: il futuro sarà a basse emissioni, e chi guida auto vecchie si trova ogni anno più penalizzato. Le auto diesel Euro 5, immatricolate tra il 2011 e il 2015, nonostante siano ancora tecnicamente efficienti, sono diventate il nuovo bersaglio dei piani anti-smog.
Dal 1° ottobre, le regioni di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna attiveranno nuove restrizioni che impediranno l’uso di questi veicoli dal lunedì al venerdì, dalle 08:00 alle 18:00, proprio nelle fasce orarie in cui l’auto è più necessaria per lavoro, scuola o impegni familiari.
Il malcontento è diffuso perché:
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Molti di questi veicoli non sono affatto vecchi: alcuni sono stati immatricolati solo nel 2015.
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Le limitazioni non riguardano più solo i centri storici o le domeniche ecologiche, ma si applicano nei giorni feriali, per gran parte della giornata.
Le alternative per chi non può cambiare auto
Le alternative? Comprare un’auto nuova – con costi non alla portata di tutti –, condividere un veicolo in famiglia oppure affidarsi ai trasporti pubblici o al noleggio, se disponibili e compatibili con gli orari. Eppure esiste una quarta opzione, spesso poco conosciuta ma perfettamente legale e concreta: il dispositivo Move-In, acronimo di Monitoraggio Veicoli Inquinanti.
Si tratta di un sistema già attivo in diverse regioni, che permette di continuare a utilizzare la propria auto Euro 5 anche nelle aree soggette a limitazioni. Come? Con un limite massimo di chilometri annuali, assegnato in base alla categoria del veicolo. Funziona attraverso un piccolo dispositivo GPS, simile a una scatola nera, che registra i chilometri effettivamente percorsi all’interno delle zone soggette a divieti. Fino a quando non si supera la soglia annuale – che per un Euro 5 si aggira intorno ai 9.000–10.000 km – è possibile circolare liberamente anche dove sarebbe altrimenti vietato.
Il vantaggio è evidente: si evita di lasciare l’auto in garage e si ha ancora una certa libertà di movimento, pur rimanendo entro limiti sostenibili per l’ambiente. E tutto questo a un costo contenuto: circa 50 euro all’anno, suddivisi in 30 euro per l’installazione e 20 euro per la gestione del servizio.
Ovviamente, il rispetto delle regole è fondamentale. Una volta superata la soglia di chilometri concessi, non sarà più possibile circolare nelle zone interdette fino alla fine dell’anno solare, e chi trasgredisce rischia multe come in caso di normale violazione del blocco. I controlli vengono effettuati tramite telecamere e lettori targa.
Cos’è il Move-In e come funziona?
Il sistema Move-In (Monitoraggio Veicoli Inquinanti) è un’iniziativa già attiva in diverse regioni, che consente ai proprietari di auto soggette a divieti di circolare in zone a traffico limitato, entro un certo limite di chilometri annui.
In pratica:
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Si installa un dispositivo elettronico tipo scatola nera con GPS, che registra i chilometri percorsi.
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Ogni veicolo riceve una “dote annuale di chilometri” stabilita in base alla sua classe ambientale.
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Fino a quando si rimane sotto il limite, si può circolare liberamente anche nelle zone soggette a blocco.
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Se si supera il limite, scatta il divieto fino alla fine dell’anno solare.
Esempio:
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Un’auto diesel Euro 5 potrebbe avere una dote di circa 9.000–10.000 km all’anno.
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Il sistema è automatico, non serve nessuna comunicazione giornaliera: basta rimanere nei limiti.
Cosa succede se si supera il limite?
Superata la soglia chilometrica, l’auto non può più circolare nelle zone a traffico limitato previste dalle ordinanze regionali. Chi viene sorpreso alla guida va incontro a sanzioni, come se stesse violando il divieto normale.
I controlli vengono effettuati con telecamere e sistemi di lettura targhe.
Una misura “ponte” tra sostenibilità e necessità quotidiane
Il Move-In non è una deroga totale, ma rappresenta una soluzione pragmatica e sostenibile:
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Evita l’esclusione totale dei veicoli non più conformi.
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Aiuta chi non può permettersi di cambiare auto subito.
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Spinge a un uso più consapevole e razionale dell’auto privata.
Le restrizioni alla circolazione sono destinate a diventare sempre più severe. Ma, almeno per ora, il Move-In rappresenta una valida alternativa per chi vuole guadagnare tempo, risparmiare denaro e rispettare la legge, senza rinunciare alla propria auto.