Frequente è il caso in cui l’Amministrazione Finanziaria (AF) contesti in capo al professionista una omessa fatturazione o sotto fatturazione di compensi a seguito di controlli operati in Ufficio, attraverso l’invio di questionari a clienti o sulla base di ricostruzioni statistiche (medie dei ricavi della categoria in quel luogo, eccetera).
Ai fini della difesa, occorre far rilevare:
- L’eventuale congruità agli studi e la contraddittorietà della pretesa erariale che, in concreto, nega attendibilità agli studi elaborati dalla stessa Agenzia delle Entrate;
- L’assenza di ulteriori riscontri da parte dei verificatori (contabilità non ufficiale, annotazioni, versamenti in contante sul conto, eccetera) e, dunque, la carenza di presunzioni gravi, precise e concordanti.