Perché è utile tenere contanti in casa per ogni emergenza

Autore:
Antonella Palumbo
  • Giornalista

Perché è utile tenere contanti in casa per ogni emergenza

I blackout digitali e i rischi informatici rendono il contante una risorsa fondamentale anche nei Paesi più avanzati tecnologicamente.

50, Euro
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Nell’era della digitalizzazione dei pagamenti e della transizione verso economie sempre più cashless, il tema del denaro contante in casa torna al centro dell’attenzione come forma di tutela personale ed economica.

Nonostante le istituzioni promuovano sistemi di pagamento elettronici, mantenere una piccola riserva di contanti si conferma una scelta prudente, utile in caso di emergenze e imprevisti.

Perché avere una scorta di contanti è ancora fondamentale

Disporre di denaro liquido non è solo un’abitudine del passato, ma un valido strumento di resilienza finanziaria. Il contante rappresenta una risorsa preziosa in situazioni in cui i sistemi elettronici potrebbero non funzionare: blackout elettrici, interruzioni della rete, guasti tecnici o attacchi informatici.

Eventi globali recenti, come il conflitto in Ucraina o le crescenti tensioni geopolitiche, hanno evidenziato la fragilità delle infrastrutture digitali. Non a caso, nel 2024 il Ministero della Difesa svedese ha invitato i cittadini a mantenere una scorta di contanti in casa, pubblicando l’opuscolo “Se arriva una crisi o una guerra”.

Anche Paesi all’avanguardia nella digitalizzazione, come Svezia e Norvegia, hanno riconosciuto l’importanza del contante come garanzia in caso di crisi, arrivando persino a sanzionare i negozi che rifiutano pagamenti in contanti.

Quanto contante tenere in casa: la cifra consigliata

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La somma ideale da tenere in casa dipende da diversi fattori personali e familiari, ma in linea generale si consiglia un importo compreso tra 200 e 1.000 euro. Questa cifra dovrebbe bastare per coprire le spese essenziali per almeno tre giorni, periodo considerato sufficiente per superare un’eventuale interruzione temporanea dei servizi di pagamento elettronico.

Per calcolare la somma più adatta alle proprie esigenze, è utile:

  • Valutare le spese giornaliere medie

  • Moltiplicare tale cifra per almeno 3 giorni

Dove custodire i contanti in modo sicuro

La sicurezza è un aspetto fondamentale. Il contante va conservato in un luogo sicuro ma accessibile, in modo da poterlo utilizzare rapidamente in caso di necessità. Non è necessario nasconderlo in maniera estrema, ma nemmeno lasciarlo in bella vista. Una soluzione intermedia, facilmente raggiungibile da chi vive in casa, è l’ideale.

Fattori personali: età, stile di vita e autonomia

La quantità di denaro contante può variare anche in base all’età e al profilo personale:

  • I giovani, più abituati a spostarsi e con minori esigenze quotidiane, possono tenere una somma più ridotta

  • Gli anziani, che possono avere bisogno di maggiore autonomia in situazioni critiche, possono preferire una riserva più consistente

Contanti come “assicurazione” contro i rischi digitali

In un mondo sempre più esposto a minacce informatiche, tenere contanti in casa rappresenta una vera e propria polizza assicurativa contro i rischi della digitalizzazione. Gli attacchi hacker, sempre più sofisticati, possono compromettere i sistemi bancari e di pagamento, rendendo inutilizzabili bancomat, carte e app.

La crescente consapevolezza di questi rischi ha spinto anche i Paesi più tecnologicamente avanzati a riconsiderare il ruolo del denaro fisico.

Il ruolo delle imprese e la tutela del pagamento in contanti

È essenziale che anche le imprese e gli esercizi commerciali continuino a garantire l’accettazione dei contanti. Impedire l’uso del denaro fisico potrebbe infatti minare la capacità dei cittadini di affrontare emergenze o crisi temporanee.

Il contante non deve essere visto come un retaggio del passato, ma come uno strumento fondamentale per garantire la resilienza economica e l’accessibilità universale, soprattutto nei momenti in cui la tecnologia non basta.