Sistema pensionistico tedesco: svolta con fondo per minori

Autore:
Antonella Palumbo
  • Giornalista

Sistema pensionistico tedesco: svolta con fondo per minori

La Germania si prepara a rivoluzionare il suo sistema pensionistico introducendo una misura innovativa: una ‘paghetta’ mensile per bambini destinata al risparmio pensionistico, mentre affronta le sfide di un sistema in affanno.

Bambini
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Il piano delle riforme per i giovani

Il Cancelliere Friedrich Merz ha svelato piani ambiziosi per un autunno ricco di riforme strutturali, con un focus sulla sostenibilità pensionistica e l’equità intergenerazionale. Ad accendere il dibattito è la proposta influenzata dai consulenti economici del governo – tra cui Veronika Grimm e Ulrike Malmendier – di introdurre un capitale iniziale, il Kinderstartgeld, per ogni bambino. Questo progetto mira a sostenere i più giovani nella costruzione del loro futuro pensionistico attraverso un contributo statale, una sorta di ‘paghetta’ ufficiale stanziata dallo Stato.

Dal primo gennaio 2026, infatti, lo Stato inizierà a versare 10 euro mensili in un fondo pensionistico per ciascun bambino residente in Germania, dai 6 ai 18 anni. Questo importo, libero da imposte fiscali fino al raggiungimento dell’età pensionabile, offrirà anche l’opportunità di essere integrato privatamente da quando il bambino compie 18 anni, entro un limite annuo prestabilito. Nonostante i dettagli esatti della gestione del fondo e dei costi operativi siano ancora sconosciuti, l’iniziativa risulta già interessante, attirando l’attenzione anche dei simili sistemi di risparmio attuati in paesi come Israele e Stati Uniti.

Un mito da sfondare: la simbolica somma di dieci euro

Bonus
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Mentre l’idea di avviare i giovani verso uno schema finanziario lungimirante affascina, la somma di 10 euro al mese rimane principalmente simbolica. Con un rendimento medio annuo del 7% previsto dall’indice azionario DAX, quel capitale, dopo 50 anni, potrebbe raggiungere solo circa 50.000 euro, cifra insufficiente a sostenere le future esigenze di vita senza ulteriori contributi. Nonostante ciò, banche come le Sparkasse accolgono favorevolmente questa proposta come un mezzo per avvicinare i giovani a investire nel mercato azionario e a pensare alla previdenza privata. Stephan Leithner, dalla Borsa tedesca, ha suggerito un contributo di partenza più consistente di 4.000 euro per potenziare ulteriormente il fondo pensionistico dei giovani.

La fragilità del sistema pensionistico esistente è ben documentata. Se un tempo cinque lavoratori finanziavano la pensione di un individuo, oggi ne servono tre, e solo due saranno necessari nel 2035. Con l’estensione della vita media, il tempo durante il quale si percepisce la pensione è in crescita, aggravando il carico economico sul sistema.

Il sistema attuale tra riforme e dubbi

La questione della sostenibilità pensionistica continua a dominare il panorama politico tedesco, alimentando divisioni particolari all’interno del governo. Mentre la CDU preme per aumentare l’età lavorativa e propone la “Aktiv-Rente”, un rilascio mensile esentasse di 2.000 euro per i pensionati, la SPD difende lo status quo riguardante l’età pensionabile. Nel frattempo, la CSU si focalizza sull’aumento delle pensioni per le casalinghe. Tuttavia, le sfide economiche sono ardue: con bassi tassi di occupazione e crescita economica, il sistema rischia di implodere senza incrementi contributivi significativi.

Se non intervengono cambiamenti sostanziali, un incremento del 20% nei contributi pensionistici sarà inevitabile entro il 2045. Nel frattempo, le pensioni hanno già visto un incremento del 3,74% dal primo luglio, superando l’inflazione. Questa situazione problematica mette in rilievo la necessità sempre più pressante di soluzioni innovative e radicali per garantire un futuro finanziariamente sostenibile alle nuove generazioni.