Bonus Sicurezza 2025: detrazione del 50% per proteggere la casa

Autore:
Antonella Palumbo
  • Giornalista

Bonus Sicurezza 2025: detrazione del 50% per proteggere la casa

Confermato fino al 31 dicembre 2025, il Bonus Sicurezza consente di detrarre il 50% delle spese sostenute per impianti antifurto, porte blindate, serrature rinforzate e altri dispositivi di protezione domestica. Scopri i requisiti, le modalità di pagamento e come inserirlo correttamente nel modello 730.

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Scoprire come beneficiare della detrazione fiscale destinata a potenziare la sicurezza della propria abitazione è una questione di crescente importanza. Con il Bonus Sicurezza, è possibile dotarsi di impianti di sicurezza e calcolare fino al 50% di detrazione sull’IRPEF del 2025. Quali sono i requisiti per usufruirne? Quali misure sono coperte dal bonus e qual è la sua durata? Approfondiamo questi punti fondamentali insieme.

Quest’anno, anche per il 2025, il Bonus Sicurezza è confermato come strumento fiscale accessibile a tutti coloro che desiderano proteggere la propria casa. Il tema della sicurezza domestica risulta sempre più attuale, poiché l’aumento dei furti nelle abitazioni e l’invecchiamento della popolazione, spesso sola in casa, hanno accresciuto le preoccupazioni degli italiani.

Cos’è il bonus sicurezza e quali interventi abbraccia?

Il Bonus Sicurezza rappresenta un’opportunità per chi ambisce a migliorare la protezione della propria residenza attraverso deterrenti come impianti antifurto e porte blindate. Incluso tra le agevolazioni fiscali del “bonus casa”, permette ai proprietari e locatari di abitazioni di detrarre il 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 96mila euro.

Quali interventi sono inclusi? Il bonus abbraccia una varietà di miglioramenti, dalle serrature rinforzate alle griglie metalliche, dai sistemi di allarme alle casseforti murali. Ogni spesa per sicurezza, progettazione e pratiche amministrative, purché sostenuta entro il 31 dicembre 2025, rientra nel beneficio. È importante sottolineare che chi investe in una seconda abitazione vedrà ridotta l’aliquota al 36%, mentre chi migliora la propria residenza principale continuerà a godere del massimo sgravio economico.

Entro quando è valido e come utilizzare il bonus?

La scadenza fissata al 31 dicembre 2025 segna il termine per accumulare spese sotto l’ombrello della detrazione fiscale. Inutile dilungarsi: chiunque desideri implementare nuovi sistemi di sicurezza deve agire entro questa data per garantirsi il supporto economico statale.

Per richiedere il bonus, è cruciale che ogni pagamento sia tracciabile tramite bonifico bancario o postale “parlante”, contenente tutte le informazioni che riconducono specificamente alla spesa per sicurezza. Chi commissiona i lavori deve necessariamente coincidere con chi effettua il pagamento, facilitando la tracciabilità e garantendo la legittimità della richiesta. La causale del versamento deve indicare chiaramente il riferimento normativo, i dettagli della fattura, nonché i codici fiscali del richiedente e dell’esecutore dei lavori.

Inserimento nel modello 730 e completamento dei requisitiù

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Per concludere, come si riflette il bonus sicurezza all’interno delle dichiarazioni fiscali? Il modello 730 offre l’apposita sezione III A, dedicata a tutte le spese per ristrutturazioni edilizie, misure antisismiche e bonus verdi. È qui che si deve inserire la detrazione attribuita ai sistemi di sicurezza.

La chiarezza di ogni procedura è essenziale per evitare incongruenze che possano compromettere l’accoglimento della domanda. Seguendo le linee guida presentate, è possibile garantirsi una maggiore serenità in casa con un sostegno economico significativo.