Taleb

Era un trader che ha svolto una intensa attività sul piano professionale lavorando prima per banche poi si è messo in proprio ma negli ultimi 20 anni ha dedicato tempo all’approfondimento economico, statistico, e critica al sistema finanziario che conosce molto bene.

Ora si è ritirato dagli affari e si è dedicato alla ricerca economica.

Anche lui ha una forte critica per la macroeconomia ortodossa (filone di macroeconomia basato sull’efficienza dei mercati).

Domanda su scado bank: pensiamo ad una catena distributiva ordinaria. Bene agricolo, l’agricoltore produce la patata, la patata è venduta al primo anello di distribuzione poi viene ceduta all’industria di produzione, viene sbucciata, pulita.

Questo è il lavoro dell’investment bank e lui non mantiene attivi sul proprio bilancio, compra, trasforma e deve rivendere perché è il suo modello di business (strutturano e distribuiscono), l’investitore è la scado bank. Caso tedesco: c’era una intera categoria di banche statali e queste banche hanno grandi dotazioni patrimoniali e non sapevano più come investirli le imprese tedesche erano forti così.

Allora hanno iniziato a sottoscrivere prodotti strutturati quindi la schadow può anche essere una banca. Di fronte ad un sistema economico che non aveva più bisogno di soldi hanno trovato il modo di investire comunque.

Di solito la scado è un acquirente, può essere un fondo comune, un hedge fund, una fondazione (ospedale americano).

Taleb ritiene che queste abilità statistiche e matematiche non servono perché non conosciamo le modalità di funzionamento del sistema economico, inoltre anche se lo capissimo ora le logiche tra sei mesi potrebbero essere tutte diverse. L’ambizione di prevedere è fallace.

Il cigno nero è stato scoperto in Australia molti anni fa e gli occidentali hanno scoperto per la prima volta che un cigno potesse essere nero.

Il mondo era convinto che tutti i cigni fossero bianchi, ora ci sono anche i cigni neri. Una teoria che ha sempre detto una cosa ad un certo punto cade. Quando si scopre il cigno nero si ha la prova che la teoria non tiene.

Proprio perché stiamo parlando di leggi economiche, siccome non le conosco, non posso prevedere, non posso neanche dire che tutti i cigni sono bianchi perché non è sufficiente l’osservazione. Hume dice che la fisica e la biologia non posso dare niente per scontato.

Ogni cosa che vedo può essere vera con un certo grado di probabilità e basta. Anche lui come Minsky, come Roubini ritengono che la psicologia degli agenti economici sia estremamente difficile da interpretare.

È quel filone secondo cui la razionalità dell’operatore economico non esiste, esistono schemi mentali che non obbediscono sempre alla razionalità e queste logiche cambiano nel tempo.

Che cosa spiega la distribuzione normale di gauss?

Spiega il comportamento degli agenti economici. È vero che vivo nell’incertezza ma è una incertezza prevedibile. Se io compro qualcosa caratterizzato da un certo livello di rischio ma non so quanto guadagnerò (compro un’azione ma non so quanto varrà tra tre anni).

In qualche modo posso pensare di avere un rendimento più probabile degli altri e poi rendimenti più alti e più bassi caratterizzati da inferiore probabilità.

Quindi c’è incertezza perché non so il rendimento ma se faccio 1000 investimenti così allora li sbaglierò tutti e 1000 ma in media indovinerò.

Questa curva quando è che funziona bene? Funziona bene in un gioco, nelle carte, nei dadi. Nell’economia non conosco le leggi, non ha senso studiare le probabilità, già questo fa crollare la financial economics e la macroeconomia.

Analizzo dei dati passati e cerco di estrapolare delle leggi per il futuro. I coefficienti dei sistemi macroeconomici si basano sui dati del passato e poi vedo che se il tasso di crescita del PIL varia allora il tasso di interesse varierà.

La storia del tacchino, accanto c’è l’utile di una banca americana molto attiva nel credito a leva.

Dal 99 al 2006 gli utili sono sempre crescenti. E poi nel 2007 crolla tutto. A cosa mi serve analizzare il passato? Le logiche sono cambiate così all’improvviso che il passato non serviva a niente. Stessa storia per Northern rock.

Hanno sempre fatto così: hanno investito sull’interbancario eccetera, hanno fatto così per 30 anni e poi è fallita.

Il settore finanziario è quindi caratterizzato da asimmetria tra rischio e invecchiamento, di fronte ad una crisi forte spesso minacciano il cuscinetto di capitale proprio, guadagno poco per un lungo periodo di tempo, questo rinforza la mia convinzione che in futuro andrà bene.

Il VAR dà per scontato che i fenomeni economici si manifestino in modo che posso prevedere quello che succederà e ho un portafoglio finanziario che perderà al massimo un milione di euro in un giorno con un livello di probabilità del 99%.

Posso fare delle ipotesi su quello che succede nell’1% dei casi, mi proteggo da eventi che si potrebbero verificare e mi può buttare giù solo un evento che può verificarsi ogni 1 su 10000 anni.

Abbiamo anche parlato del problema degli incentivi: parlare di una modellizzazione del settore finanziario che ipotizza che l’investitore è razionale sempre e nello stesso modo, si rivolge direttamente all’investimento che va a fare, tutto questo non è vero.

Quindi un sistema di previsione se vuole veramente prevedere non può non tenere conto di questi interessi contrapposti, degli incentivi, del moral hazard che si può verificare.

Ci sono dei concetti importanti. Il tema degli incentivi: molto spesso non sono ben chiare le logiche degli operatori economici perché si stratificano una serie di interessi spesso configgenti. Il manager di un’impresa ha incentivi diversi da quelli del proprietario.

Questa stratificazione rende pericoloso specialmente in campo finanziario il modus operandi dei manager, le imprese sono governate dai manager di solito soprattutto le banche (le banche sono grandi rispetto alle imprese, non esistono banche con 5 dipendenti.

Secondo Taleb poi i problemi sono di due generi. Non so come pagare nel modo giusto i manager perché non so se è stato il caso che ha permesso che andassimo bene oppure grazie all’operato dei manager, inoltre c’è il problema della frequenza del pagamento cioè possono esserci cadenze abbastanza ridotte cioè mensilmente, posso avere azienda che in 5 anni fallisce ma per 4 anni paga bonus importante.

Terzo problema è asimmetria dei rischi, cioè paga il direttore generale con pagamento basso ma pagando il 20%-30% dell’accrescimento del prezzo delle azioni sul mercato.

Questo fino a poco tempo era considerato importante una incentivazione relativa ai risultati. In realtà questo genera una asimmetria cioè se le cose vanno male non è previsto un payout negativo di prestazione cioè il manager non deve pagare all’impresa se il prezzo dell’azione va male.

Questo è un grave problema e tutte le banche centrali vogliono fare qualcosa per regolare questa situazione. Nel caso americano o inglese c’erano bonus enormi, è un incentivo per cui potrebbe anche pensare di uccidere.

Un altro fenomeno che Taleb individua come caratteristico degli ultimi anni è la parola ottimizzazione: prendo una cosa che è inefficiente e la rendo efficiente. Si può fare un esempio banale che è come progetterebbe un corpo umano un economista.

Abbiamo due reni ma non sono necessari entrambi, io genero un’azienda più efficiente con meno grasso intorno ma che poi diventa troppo snella, soprattutto una banca non resiste neanche alla prima tempesta. Il discorso dell’ottimizzazione è sempre una attività che rende le aziende più esposte ai rischi.

Esempio: vendo beni di largo consumo con call center potrei appaltarlo in Romania e faccio un corso di tre giorni, così riduco i costi ma poi nel lungo periodo non compreranno più i miei prodotti. Creo così un sistema che può essere più stabile.

Allo stesso modo il suo interesse è verso le strutture più agili, piccole.

Evento raro: l’evento raro è un evento che si presenta pochissime volte e proprio perché si presenta poche volte non conosco la sua effettiva frequenza e neanche la gravità delle conseguenze nel caso in cui questo si verifichi.

Questo provoca una sottovalutazione dei rischi, visto che il passato recente è quello che ha più importanza allora questo è pericoloso perché è un rischio e il mio cervello si rifiuta di implementare quel caso.