Allocazione del costo di un’aggregazione aziendale

Alla data di acquisizione, l’acquirente deve allocare il costo di un’aggregazione aziendale rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’acquisita ai relativi fair value a tale data, ad eccezione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita, che devono essere rilevate al fair value al netto dei costi di vendita.

L’acquirente deve rilevare separatamente le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’acquisto alla data di acquisizione se, a tale data, esse soddisfano i criteri seguenti:

  1. Nel caso di un’attività diversa da un’attività immateriale, è probabile che gli eventuali futuri benefici economici connessi affluiscano all’acquirente ed è possibile valutarne attendibilmente il fair value;
  2. Nel caso di passività diversa da una passività potenziale, è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà richiesto l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici ed è possibile valutarne attendibilmente il fair value;
  3. Nel caso di un’attività immateriale o di una passività potenziale, il relativo fair value può essere attendibilmente valutato.

Il conto economico dell’acquirente deve riconoscere gli utili e le perdite dell’acquisito successivi alla data di acquisizione, rilevando i ricavi e i costi dell’acquisito in base al costo dell’aggregazione aziendale sostenuto dall’acquirente. Ad esempio, la quota di ammortamento rilevata, dopo la data di acquisizione, nel conto economico dell’acquirente e riferita alle immobilizzazioni dell’acquisito deve basarsi sui fair value di tali immobilizzazioni alla data dell’acquisizione, ossia il loro costo per l’acquirente.

Attività e passività identificabili

Le attività e le passività rilevate dall’acquirente comprendono tutte le attività da questi acquisite e le passività da questi assunte alla data dell’acquisizione, comprese tutte le attività e passività finanziarie.

Potrebbero, inoltre, essere incluse le attività e le passività non rilevate precedentemente nel bilancio dell’acquisito, ad esempio perché prima dell’aggregazione non soddisfacevano i criteri per la rilevazione. Così, un beneficio fiscale derivante dalle perdite fiscali dell’acquisito, non rilevato prima dell’aggregazione, può essere rilevato come identificabile, se è probabile che l’acquirente avrà redditi imponibili futuri a fronte dei quali potrà riconoscere il beneficio fiscale non rilevato.

Attività immateriali

Alla data di acquisizione, l’acquirente rileva separatamente un’attività immateriale dell’acquisito solo se rientra nella definizione dello las 38 e il relativo fair value può essere valutato attendibilmente.

Passività potenziali

L’acquirente rileva separatamente una passività potenziale dell’impresa acquisita solo se il suo fair value può essere misurato attendibilmente, intendendo per fair value della passività potenziale l’ammontare che un terzo richiederebbe per assumersi l’onere della stessa.

Avviamento

Alla data dell’acquisizione, l’acquirente deve:

  1. Rilevare l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale come attività;
  2. Misurare inizialmente tale avviamento al relativo costo, in quanto costituisce l’eccedenza del costo dell’aggregazione aziendale rispetto alla quota d’interessenza dell’acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili.

Dopo la rilevazione iniziale, l’acquirente deve valutare l’avviamento acquisito al relativo costo, al netto delle perdite di valore accumulate. Se la quota d’interessenza dell’acquirente nel fair value delle attività, passività e passività potenziali eccede il costo dell’aggregazione, l’acquirente deve:

  1. Rivedere l’identificazione e la misurazione delle attività, passività e passività potenziali identificabili dell’acquisito e la determinazione del costo dell’aggregazione;
  2. Rilevare immediatamente a conto economico l’eccedenza residua dopo la nuova misurazione.